Lina Wertmüller morta: l’immemorabile regista italiana si è spenta all’età di 93 anni. A dare notizia della sua scomparsa, un amico di famiglia. Prima donna nella storia ad essere candidata all’Oscar, nel 1977, come miglior regista – ma anche per miglior film straniero e migliore sceneggiatura – con il film “Pasqualino Settebellezze”. Iconica e con grande personalità, contraddistinta dai suoi immancabili occhiali bianchi, è stata fonte d’ispirazione per tante donne che si sono avvicinate al mondo della regia.
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Lina Wertmüller morta: una vita che ha fatto la storia del cinema
Appare nel grande schermo nel 1953 come segretaria di edizione di “…e napoli canta!” di Armando Grottini. Successivamente, sarà aiuto regista del film “La dolce vita” diretto da Federico Fellini nel 1960. Il suo vero esordio da regista sarà con il film “I basilischi” del 1963, ambientato tra Puglia e Basilicata. Dirigerà poi nel ’68 un western all’italiana, “Il mio corpo per un poker”, contraddistinto dalla presenza dell’affascinante Elsa Martinelli.
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I film di successo
Da qui in poi dirigerà film di successo come:
- “Mimì metallurgico ferito nell’onore”;
- “Film d’amore e d’anarchia”;
- “Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare di agosto”;
- “Pasqualino Settebellezze”;
- “La fine del mondo nel nostro solito letto in una notte piena di pioggia“.
Solo nel 2020, a Lina Wertmüller stato assegnato il Premio Oscar alla Carriera.