Imparare a fare link building nel modo corretto, è una delle strategie più importanti per evitare che il tuo sito non venga penalizzato e che allo stesso tempo, possa accumulare traffico. Dopo aver scelto i contenuti, impostata la struttura ed eseguita una ricerca delle parole chiave, è bene pensare alla SEO off page.
La SEO on page non è l’unica cosa che conta per ricevere traffico sul proprio sito internet. Ad essa va abbinata una sana e corretta link building strategy, ovvero la strategia che consentirà di poter aumentare il ranking della propria home page e dell’intero sito web (blog o e-commerce che sia).
Link building gratuita: si può fare?
Prima di approfondire la strategia, è importante partire dalle basi della link building. Grazie al metodo brevettato da, all’epoca due studenti dell’università di Stratford, Larry Page e Sergey Brin, i due cominciarono ad approfondire la tematica dei link in entrata di Google.
Affinché il gigante di Mountain View si potesse basare sui due attuali concetti di Autorevolezza e Rilevanza, i link che sponsorizzano o meglio dire raccomandano un sito, dovranno essere pertinenti alla tematica stessa del blog o e-commerce di cui si parla e soprattutto di qualità.
Con pertinente si intende ad esempio, che qualora si ricevesse traffico da un sito che tratta di calcio, il link dovrà riportare a qualcosa di correlato: magari ad un e-commerce che vende articoli sportivi. Mentre la qualità si basa sul parametro page rank, con scala che va da 1 a 10.
Un ottimo punteggio da parte di Google, si ottiene non solo dai backlinks ricevuti, bensì da come è stato ottimizzato un sito, dalle parole chiave con cui posizionarsi e così via. Chiaramente, affinché si posizioni una determinata keyword, si dovrà stilare una strategia e attribuire valore all’anchor text.
La struttura HTML di un link che sia quindi di buona qualità, dovrà seguire un esempio simile a questo:
<a href=”http://www.esempio.it”>Parole Chiave Esempio</a>
Dopo href si dovrà inserire la pagina da voler linkare, mentre al posto di “parole chiave esempio”, la keyword specifica a cui voler attribuire un punteggio.
Un’altra importante considerazione va fatta sui parametri rel=dofollow, e rel=nofollow. Con il primo, si suggerisce a Google di attribuire forza e punteggio al link alla pagina o sito web, nel secondo, no. Si riceverà traffico ma i motori di ricerca non attribuiranno alcun valore.
6 Tecniche per una link building corretta
Ecco 6 tecniche che si potrebbero apportare al proprio blog, affinché possa basarsi su una sana struttura di link building:
- Link di conoscenti: se dei conoscenti o amici, disponessero di un sito o blog di loro proprietà (seguendo il principio di pertinenza e autorevolezza), si potrebbe chiedere a loro di far arrivare traffico ad una determinata pagina o articolo.
- Liste in local: sul web esistono diverse liste di attività locali, che consentono l’inserimento del link nel loro database per garantire visibilità in base alla geocalizzazione.
- Portali e directories: le directories sono siti web che danno l’opportunità, di poter inserire il proprio sito e quindi ricevere traffico. Esse vanno scrutate minuziosamente, poiché se fossero di scarso page rank e risultassero spammose agli occhi di Google, il rischio sarebbe di essere penalizzati.
- Link rotti: un’altra strategia di buona link building, riguarderebbe individuare sul web le pagine di errore. A quel punto sarà sufficiente contattare il webmaster responsabilità del contenuto non trovato e chiedere il favore di sostituire il link non funzionante con quello del sito da linkare.
- Spiare i competitors: grazie a tools quali OpenSiteExplorer o Majesticseo, si possono individuare i siti web che danno traffico ai concorrenti. Sarà facile contattarli e chiedere che facciano la stessa cosa per migliorare la propria strategia di costruzione link.
- Article pillar: sono quei contenuti definiti come pilastri di un sito internet. Gli stessi che attribuiscono un valore non indifferente ai potenziali visitatori, il quale resteranno affascinati e con un buon lavoro, fidelizzati.
Come fare link building naturale e non artificiale
Google è un motore di ricerca molto potente, sapere come fare link building in modo naturale, aiuta ad evitare ogni penalizzazione che si possa incorrere. Se ciò dovesse accadere, un sito comincerebbe a perdere il suo posizionamento poiché valutato come spam.
Esistono diverse strategie di inbound link non artificiose che aiuteranno a non finire nella black list di Mountain View. Ad esempio, lasciare una guida sottoforma di recensione su un prodotto o servizio per un’azienda. Quest’ultima (purché non sia un colosso), apprezzerà e sicuramente condividerà l’articolo.
Content is king è una celebre frase che ancora oggi si ripercuote nel digital marketing. Qualora si scrivesse un contenuto con altissimo valore per gli utenti, essi saranno predisposti a condividerlo ovunque. L’importante, è trasferire delle informazioni davvero importanti.
Una sana strategia di link earning, può coinvolgere gli esperti ed influencer del settore. Se essi fossero invitati ad esporre la propria idea sul contenuto, si potrebbe ottenere un buon traffico all’interno del sito web, poiché saranno i primi a ri-condividere l’articolo ai propri fans.