Link Napoli, la sezione partenopea dell’associazione nazionale studentesca nata nel 2009, si fa portavoce degli universitari e di tutti i giovani come categoria da tutelare. A coloro che dovrebbero rappresentare il futuro e la speranza di questo paese, si chiede in pandemia di affrontare i propri problemi da soli, dal pagamento delle tasse universitarie all’alienazione a cui portano le lezioni online. Cristina Trey, studentessa tra le dirigenti di Link Napoli, ci racconta l’altra faccia dell’università in pandemia.
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Link Napoli in piazza per gli universitari


Ciao Cristina! Link Napoli è sempre stata in prima fila per i problemi degli universitari e in pandemia non è stata da meno. L’ultima iniziativa si è tenuta lo scorso 31 ottobre in piazza Dante. Ti va di parlarcene?
“Quella manifestazione è stata un’assembla popolare, che si è svolta in un momento in cui tante realtà della città hanno provato a dire la loro sulle condizioni in cui oggi riversano. Noi abbiamo portato la voce non solo degli studenti universitari, ma di una generazione a cui tutti apparteniamo. Una generazione che già prima non aveva un futuro sicuro. Una situazione che durante la pandemia è diventata cronica. Per questo eravamo in piazza. Noi come studenti e giovani vogliamo poterci autodeterminare, essere considerati come individui, non dovendo gravare sul reddito della nostra famiglia. Noi per lo Stato non esistiamo come singoli individui.
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La panoramica del Ministro Manfredi: “Pandemia non ha influito su esami e lauree”


Il Ministro dell’Università Manfredi ha affermato, in una recente intervista, come la pandemia non abbia influito sul regolare svolgimento di esami e lauree. Sei d’accordo?
“Il Ministro Manfredi è sempre stato un tecnico: statisticamente parlando la DAD è stata erogata in tempi brevi. Il Ministro però non parla delle condizioni materiali in cui gli studenti si trovano. La situazione che viviamo noi è ben diversa da quello che lui racconta. Tantissimi studenti non hanno gli strumenti necessari, alcuni devono accontentarsi del telefonino per seguire una giornata intera di corsi. Nell’ottica del Ministro, se puoi seguire le lezioni oggettivamente va tutto bene. Nella realtà c’è una dinamica psicologica che non è mai stata presa in considerazione. Università non significa stare davanti a uno schermo e prendere appunti.
C’è una dimensione di confronto e scambio che è stata totalmente silenziata da marzo.”
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Link Napoli e un futuro che merita risposte
“Insieme all’organizzazione studentesca di Link Fisciano, abbiamo proposto al presidente De Luca una mappatura degli affitti in nero presenti sul territorio. Cosicché questi studenti possano essere riconosciuti per poter avere un sussidio economico. Abbiamo chiesto strumenti tecnologici e potenziamento della rete in tutte le zone della regione per poter far seguire a tutti le lezioni online. De Luca ci ha risposto con un bonus di 200 euro. Questa somma, arrivata anche in estremo ritardo, non risponde ai bisogni pratici che gli abbiamo esposto. Noi consideriamo questa sua azione come mera retorica. Per dimostrare all’opinione pubblica come si interessi anche dell’Università. Nella realtà dei fatti però i problemi di noi studenti rimangono e continueranno finché qualcuno non ci darà veramente ascolto.“