Lockdown Italia: si farà o no? Tutte le previsioni tra smentite e conferme

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Dal profilo Facebook ufficiale del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte

Lockdown Italia sì, lockdown Italia no. Nelle ultime ore sono molte le fonti e le testate giornalistiche che parlano di un’imminente chiusura del nostro Paese. Del resto, dopo le decisioni di Macron e Merkel, che rispettivamente hanno deciso per un lockdown imminente in Francia e Germania, non stupirebbe se anche l’Italia si allineasse agli altri Paesi Ue, adottando misure più dure. Analizzando poi i dati epidemiologici del nostro Paese, ci si rende conto che le restrizioni adottate finora non sono state sufficienti per limitare i contagi da Covid-19. Solo ieri il bollettino della Protezione Civile riportava 24.991 nuovi casi e 205 morti.

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Lockdown Italia: la smentita di Conte

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Foto dalla pagina Facebook ufficiale di Giuseppe Conte

Durante un incontro con i sindacati Giuseppe Conte ha prontamente smentito l’ipotesi di un “imminente lockdown” in Italia. Al contempo, le sue parole non ne escludono totalmente la possibilità.

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Se da un lato infatti il premier parla di fake news sul piano del governo che starebbe preparando un lockdown Italia a partire dal 9 novembre, dall’altro dichiara: “Diamo il tempo alle misure restrittive appena approvate di dispiegare appieno i loro effetti“. Dunque, se la curva del contagio non dovesse scendere con le disposizioni dell’ultimo dpcm, il passo successivo sarebbe proprio quello di una nuova chiusura?

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Lockdown Italia: il piano del 9 novembre

lockdown coronavirus lockdown italiaA ogni modo Conte smentisce tutte le voci che circolano sulla fatidica data del 9 novembre. Tuttavia, sono molte le fonti governative che avrebbero confermato queste ipotesi, svelando le intenzioni del governo dei prossimi giorni. Nel dettaglio, sarebbe a breve in arrivo un nuovo Dpcm che annuncerebbe chiusure più “morbide” rispetto al lockdown precedente. Si seguirebbe dunque la linea della Francia, con strette mirate ma non totalizzanti.

A conferma, le parole di Agostino Miozzo, coordinatore del Comitato Tecnico Scientifico: “Fra due settimane sapremo se abbiamo raggiunto il limite non compatibile. Capiremo se passare ad un intervento più radicale come quello che abbiamo già dolorosamente sperimentato a marzo e aprile. Solo con il rispetto rigoroso delle regole, il lockdown potrà essere ricordato come una brutta esperienza del passato”.