Lockdown non vaccinati: questa la proposta del noto virologo Fabrizio Pregliasco, docente della Statale di Milano. Per un’eventuale impennata di contagi, e una conseguente pressione sulle terapie intensive, “è un’opzione plausibile e interessante. Abbassa il livello di rischio nei contatti umani“. Si tratta del cosiddetto “modello Austria“, che prevede restrizioni riservate a chi non si sottopone al vaccino. Secondo Pregliasco, in mancanza di soluzioni certe, è utile guardare agli esempi di altri Paesi per adottare le misure più adatte contro un’eventuale nuova ondata in Italia.
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Lockdown non vaccinati: il parere di Pregliasco
“Ogni contatto interumano è a rischio. Ma il contatto con soggetti non vaccinati fa sicuramente salire la probabilità di aumentare la diffusione del contagio“. E del resto, prosegue Pregliasco, se dovesse essere adottata una misura del genere, il lockdown non vaccinati “tutelerebbe anche coloro che non si sono sottoposti al vaccino. Difatti, sono più vulnerabili a un’infezione grave in caso di alta circolazione virale“. Per il virologo in effetti: “non essendoci un manuale di gestione bisogna fare riferimento ad esempi e soluzioni varie“.
Pregliasco fa sentire dunque la sua posizione, favorevole, verso il modello Austria, nel momento in cui il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa, ha messo in conto la possibilità di estendere l’obbligo vaccinale per alcune categorie di lavoratori. “L’obbligo vaccinale per alcune categorie non è assolutamente un tabù e siamo pronti a prenderlo in considerazione“, ha dichiarato Costa in un intervento in radio.