Londra papà italiani gay: una coppia di italiani omosessuale vive a Londra e hanno una figlia. I due si conoscono da 10 anni. Hanno deciso di vivere a Londra principalmente per poter vivere la propria omosessualità nel miglior modo possibile.
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Londra papà italiani gay: “Ci conosciamo da 10 anni”
Una coppia di papà omosessuali raccontano la propria storia a Fanpage. Cosimo Mirigliano, architetto e scrittore, ha detto: “Io e Giovanni ci siamo conosciuti a Londra una decina di anni fa. È stato quasi per caso. Eravamo alla fermata dell’autobus e nel sentire qualcuno che parlava italiano ho subito attaccato bottone, non parlavo bene inglese e trovare un connazionale era acqua nel deserto. Io ero stato per anni con una ragazza. Giovanni era divorziato, con figli. Da un’amicizia è poi nata una storia d’amore. Qui non ci sono diseguaglianze. Essere una coppia dello stesso sesso non viene visto come differenza. Per esempio, nel nostro palazzo ci sono altri due papà gay con un bambino. Due clienti di Giovanni sono mamme lesbiche con un figlio. Qui siamo come una coppia eterosessuale in Italia. Ma prima di tutto siamo persone. Le nostre famiglie e i colleghi ci hanno sempre supportato.”
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Londra papà italiani gay: “Volevamo da tempo un figlio”
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Londra papà italiani gay: “Non possiamo tornare in Italia”


Sole arriva a stravolgere e riempire di felicità la vita dei suoi due papà. Cosimo racconta: “Abbiamo delle occhiaie tremende. D’altronde, essendo lontani dai parenti, non possiamo fare affidamento su aiuti esterni. Io sono il più bravo ad addormentarla, con la mia ninna nanna in un attimo è nel mondo dei sogni, per fortuna, comunque, riusciamo ad alternarci bene i compiti . L’unica ombra di queste settimane è che se volessimo tornare in Italia non potremmo farlo senza conseguenze per nostra figlia. Non è che non possiamo tornare. Ma a queste condizioni, dopo i recenti provvedimenti del Governo italiano, non ce la sentiamo. Chiediamo solo diritti, per noi e soprattutto per nostra figlia. Ma il problema non è del popolo italiano, che sta dimostrando sensibilità verso questo tema e sostegno a chi ne è direttamente interessato. Il problema è di chi ci, anzi vi, governa”.