Lorenzo Marone presenta a Pomigliano d’Arco “Tutto sarà perfetto”

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POMIGLIANO D’ARCO – Mercoledì 5 giugno, alle 18.30, il pluripremiato Lorenzo Marone farà tappa alla Feltrinelli Point di Pomigliano d’Arco con il suo nuovo romanzo “Tutto sarà perfetto”. E noi l’abbiamo letto in anteprima per voi.

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Quella di Lorenzo Marone è una storia che si lascia odorare. Come l’isola di Procida, che sa di limoni nei cortili delle case, di ibisco e di capperi, di ginestre e di salsedine sui muri. Un’isola dalla selvaggia bellezza. È come una “casa antica che tiene botta di generazione in generazione, portando sulle pareti le marachelle dei bambini”.

Lorenzo Marone e l’isola della memoria

Ma Procida è soprattutto l’isola della memoria, carica di ricordi, letteratura e radici che urge recuperare. Per dare senso al presente e indicare il futuro.

Andrea è un quarantenne irrisolto, diventato abile a non prendere le cose sul serio. In questo modo ha costruito uno scudo, proprio come fanno i bambini con i cuscini del divano. Un’anima inquieta che porta con sé l’inclinazione al bello, lo sguardo originale sulle cose e sulle persone. Una qualità che lo ha spinto a investire sulla fotografia.

Ma gli scatti più sinceri sono quelli che ha solo descritto, annotandoli su un quaderno durante la sua adolescenza tormentata. Fotogrammi che ricorderà proprio lì dove tutto è cominciato. Nella sua isola, da cui manca da quasi 30 anni.

Questo viaggio in un passato doloroso e decisivo non è stata tuttavia una sua scelta.

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Andrea, Libero e l’eterno conflitto

lorenzo maroneAndrea parte per volontà di Libero, un padre “ingombrante”. Una vita in viaggio come comandante del Nautilus, l’uomo autoritario e assente di un tempo è ora reso fragile dalla malattia e desideroso di morire lì dove è nato. In un rocambolesco fine settimana in cui accade di tutto, Andrea, Libero e il cane pazzo Tannen alias Augusto “scappano” a Procida all’insaputa di Marina, la sorella minore che, per contrasto, scandisce la propria vita a suon di “regole” per controllarne ogni moto ed emozione.

E a Procida, suggestiva come non mai tra dolcissimi ricordi materni, amori spezzati, contrasti non sanati, Andrea ritroverà sé stesso.

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Perché crescere significa lasciar sparire la terra all’orizzonte. E l’allontanamento e il ricongiungimento con l’isola significano trovare la forza di “separarsi dal guscio”. Di allontanarsi da casa, per fare poi la pace.

Lorenzo Marone trasmette tenerezza e verità in una storia universale che si dipana tra le suggestioni. La storia di come sia indispensabile riuscire a cogliere il bello mentre sta passando, come fa uno scatto fotografico. E confidare che tanto, al prossimo battere di ciglia, ci sarà un nuovo piccolo brillio a rendere, seppure per un istante, tutto perfetto.

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