Luca Serianni morto il linguista investito sulle strisce a Ostia. La Crusca sconvolta

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Luca Serianni morto

Luca Serianni morto. Ebbene sì, una brutta notizia quella arrivata in questi minuti, ma purtroppo il famoso linguista e professore non ce l’ha fatta. Erano apparse subito critiche le sue condizioni dopo l’investimento a Ostia di qualche giorno fa.

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Luca Serianni morto oggi

Sapienza; Luca Serianni mortoL’annuncio della famiglia poco fa: “È morto il professor Luca Serianni”. Erano le 9:30 di questa mattina quando il noto linguista ha esalato l’ultimo respiro a 74 anni. Purtroppo, l’investimento avvenuto il 18 luglio sulle strisce a Ostia gli è stato fatale. Era infatti entrato quasi subito in coma e l’ospedale aveva fatto sapere che “versava in condizioni gravissime”.

Partito fin da subito il cordoglio e la vicinanza di tutto il mondo accademico, in primis da “La Crusca”. Ricordiamo che Luca Serianni era professore emerito di storia della lingua italiana dell’Università “La Sapienza” e definito “il linguista più autorevole che abbiamo”. Era stato inoltre, professore incaricato di Storia della lingua italiana nelle università di Siena e L’Aquila.

I familiari e gli amici in una nota: “esprimono la loro personale gratitudine al personale sanitario dell’Ospedale San Camillo di Roma“.

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Luca Serianni morto, la reazione de “La Crusca”

Luca Serianni mortoIl linguista era stato a Firenze solo il 6 luglio all’inaugurazione delle prime due sale del nuovo Museo dell’Italiano, di cui era coordinatore scientifico. In una intervista ad Adkronos Claudio Marazzini, presidente dell’Accademia della Crusca aveva raccontato che Serianni era un maestro unico, che ha rapporti strettissimi con i suoi colleghi ed allievi. Ha formato un cospicuo gruppo di studiosi, alcuni dei quali occupano posizioni di rilievo nel mondo degli studi” e lo ricorda ancora come: “Socio nazionale dell’Accademia dei Lincei, dell’Accademia della Crusca e dell’Arcadia, direttore delle riviste “Studi linguistici italiani” e “Studi di lessicografia italiana”. Tutta la comunità e l’Accademia della Crusca sono sconvolti dalla notizia.

Con lui, speriamo, non finisca anche l’italiano ormai preda di neologismi social e “corsivi” vari…