Ludoteche Campania – Le proteste dei lavoratori di questo settore riguardano le incongruenze tra il Dpcm nazionale e le ultime ordinanze emanate da De Luca. Per aiutarci a comprendere la situazione in cui versano questi lavoratori in Campania, abbiamo intervistato Vincenzo Menna, proprietario della ludoteca a Pomigliano d’Arco “Il Regno del Divertimento”.
Ti consigliamo come approfondimento – Nuova ordinanza De Luca: da domani chiuse ville, giardini e mercati
Ludoteche Campania: le regole nazionali del Dpcm Draghi


Salve signor Menna, può parlarci del problema della sua categoria in merito all’ordinanza di De Luca?
“Io ho una ludoteca, ma parlo per conto di tanti colleghi. Il problema non è soltanto mio, ma per tutte le strutture come la mia, ovvero le strutture che vengono adibite come ludoteche. Da Dpcm del 2 marzo firmato da Draghi, articolo 20, si prevede che le ludoteche possono restare aperte. Non possiamo ovviamente fare feste che creano assembramenti, è possibile svolgere attività ludiche con operatori a cui vengono affidati i bambini. Non possono essere presenti i genitori, ma i bambini possono essere lasciati per una durata massima di 4 ore. Per le regole nazionali quindi noi possiamo restare aperti.”
Ti consigliamo come approfondimento – De Magistris contro ordinanza De Luca: “Incomprensibile e sbagliata”
Ludoteche Campania: l’incongruenza con l’ordinanza di De Luca


De Luca invece con quale motivazione vi ha chiuso?
“De Luca nell’ordinanza n° 8 ci ha chiuso dicendo di seguire l’articolo 43 del Dpcm di Draghi. L’articolo 43 però parla di scuole. Noi non siamo ovviamente scuole, abbiamo chiesto anche un chiarimento all’Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani). Ci hanno infatti detto che non siamo scuole. È preferibile che in quanto strutture che operano con bambini restiamo chiusi in zona rossa. Questo può andarmi anche bene. Ma il Dpcm nazionale dice il contrario. Il problema con De Luca è che se ci considera scuole, dovremmo rientrare in tutti i sussidi che ha la scuola, ma questo ovviamente non succede. Noi da attività commerciali chiediamo di essere riconosciute in quanto tali.”
Ti consigliamo come approfondimento – Dpcm Draghi: 1 spostamento al giorno e 2 persone. Coprifuoco anticipato
Ludoteche Campania: l’articolo 43


Quindi la sua categoria richiede un chiarimento in merito alle chiusura che è stata fatta seguendo l’articolo 43?
“Se vuoi chiudermi, perché lo devi fare in riferimento all’articolo 43, se la mia categoria è menzionata nell’articolo 20? Se tu come presidente della Campania vuoi fare restrizioni più stringenti di quelle nazionali, va bene. Ma non puoi dirci di chiudere secondo un articolo che fa riferimento alle scuole. Se il governo modifica l’articolo 20, dove dice che in zona rossa le ludoteche devono chiudere, allora va bene. In questo caso rientreremo anche nei ristori. Quello che noi chiediamo è un’omogeneità.”