M5S Conte vs Grillo: il primo respinge la richiesta di Grillo di rivotare, criticando anche la sua “contro-comunicazione”. Il leader sottolinea l’importanza di una comunità democratica, mentre il dibattito sulle alleanze con il PD rimane acceso, senza un’intesa precostituita.
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M5S Conte vs Grillo: confronto acceso
Nel Movimento 5 Stelle, il confronto tra Giuseppe Conte e Beppe Grillo è sempre più acceso. Le tensioni tra leader e fondatore sono evidenti. Grillo ha richiesto la ripetizione di un voto, ma Conte ha escluso si trattasse di un vero ricorso. Secondo l’ex premier, Grillo voleva semplicemente rivotare. Conte ha spiegato che la questione riguarda la governance interna del Movimento, su cui ci sono divergenze. Grillo aveva esercitato una facoltà, ma il Movimento risponderà con una votazione interna. Conte ha rassicurato che la comunità risponderà adeguatamente a queste richieste. Inoltre, ha parlato della consulenza da 300 mila euro di Grillo, spiegando che il comico genovese aveva insistito per ottenerla. Tuttavia, Conte ha accusato Grillo di non rispettare i termini dell’accordo, parlando di una “contro-comunicazione”. Infine, ha sottolineato che diversi ex esponenti del Movimento stanno criticando la gestione attuale.
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M5S Conte vs Grillo: divergenze nel movimento
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M5S Conte vs Grillo: questione alleanze
Secondo Conte, la posizione di alcuni membri è una contraddizione nel Movimento 5 Stelle. Il leader ha affrontato il tema del simbolo. Grillo ha chiesto modifiche al simbolo del Movimento, ma Conte ha risposto che sarà votato. L’ex premier ha detto di essere pragmatico su questa questione. Ha chiarito che il simbolo non appartiene né a Grillo né a lui, ma al Movimento. Conte ha sottolineato che sarà il Movimento a decidere, non una singola persona. Un altro punto di scontro riguarda le alleanze politiche. Chiara Appendino ha criticato la linea di alleanza con il Partito Democratico. Secondo Appendino, il PD starebbe assorbendo il Movimento 5 Stelle. Conte ha replicato, affermando che con il PD non c’è nulla di precostituito. Le alleanze, ha aggiunto, sono un mezzo, non un fine. Il Movimento non vuole allearsi con il PD senza un progetto chiaro. Si definisce progressista ma senza una visione precostituita.