Malattia professionale Covid è stata riconosciuta dal consiglio dell’Unione Europea. Gli Stati membri dovranno aggiornare le proprie legislazioni. Per quali settori professionali e in che modo si può richiedere?
Per malattia professionale nel mondo del lavoro si intende un evento dannoso che agisce sulla capacità lavorativa della persone. Sul sito del Ministero del Lavoro si legge. “Trae origine da cause connesse allo svolgimento della prestazione lavorativa. La causa agisce lentamente e per gradi sull’organismo del soggetto. E deve risultare in diretta relazione con l’esercizio di determinate attività nelle quali trovare la propria origine”. Quando la malattia professionale viene riconosciuta l’Inail indennizza i danni provocati dalla malattia prevedendo prestazioni di carattere economico, sanitario e riabilitativo. Nello specifico si fa corrispondere l’indennità del 60% della retribuzione giornaliera dal 4° giorno successivo a quello in cui si è manifestata la malattia professionale fino al 90° giorno. Invece il 75% della retribuzione dal 91° giorno e fino a guarigione clinica.
Malattia professionale Covid vicina al riconoscimento
Nell’ultimo consiglio per la sicurezza e la salute sul lavoro dell’Unione Europea è iniziato l’iter amministrativo per permettere il riconoscimento del Covid come malattia professionale. In questo modo essere positivo non indicherà più un’assenza dal lavoro, ma sarà ufficialmente riconosciuta e si potrà essere tutelati. “La Commissione aggiornerа la sua raccomandazione sulle malattie professionali al fine di promuovere il riconoscimento del Covid_19 come malattia professionale da parte di tutti gli Stati membri”. Lo ha dichiarato il commissario per il Lavoro. Tuttavia in Italia è stato già anticipato che l’indennità varrà solo per alcuni settori professionali.
Malattia professionale Covid: per quali settori sarà riconosciuta ?
I settori che potranno richiedere l’indennizzo strano i settori professionali dell’assistenza sanitaria e domiciliare nonché dei servizi sociali. Si tratterà quindi dei settori relativi all’ambiente sanitario.Per le altre professioni la malattia verrà considerata come una semplice assenza sul lavoro. Il commissario Ue per il Lavoro lo ha definito come “un segnale politico. Per poter riconoscere l’impatto del Covid sui lavoratori e il contributo essenziale delle persone che lavorano nei servizi sanitari e sociali e di altri lavoratori a più alto rischio di contrarre la malattia”.