Mancini, dimissioni dietro l’angolo dopo la disfatta del Barbera. In pole per sostituirlo c’è Cannavaro

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Mancini dimissioni dopo il flop della Nazionale italiana al Barbera contro la Macedonia del Nord. Sono bastati i minuti di recupero nel finale per cancellare i trionfi del “sogno azzurro” di Wembley? Vediamo meglio nel dettaglio la situazione.

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Mancini dimissioni: in 90 minuti, dai cieli di Londra all’inferno di Palermo

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Dal profilo instagram di Roberto Mancini

Palloni pesanti quelli giocati dagli azzurri a Palermo ieri sera. Gli undici di Roberto Mancini dimostrano di avere padronanza del campo e ottimo palleggio, ma come sempre a mancare è il lampo davanti la porta. Insigne spento, annichilito dal classe ’92 macedone Ristovski. Il capitano della Lazio, d’altro canto, non fa di meglio. Il capocannoniere della serie A, infatti, non si è reso particolarmente pericoloso per tutta la sera, non riuscendo mai a smarcarsi. Anche Barella, instancabile motorino di centrocampo, è parso sottotono. Pochissime le disattenzioni della selezione italiana, che nei novanta minuti viene impensierita solo quattro volte dalle ripartenze macedoni. Una di troppo.

Dopo i tempi regolamentari e i recuperi, il tabellino è un incubo: Italia 0 – Macedonia del Nord 1. Al minuto 92, una staffilata dai venti metri dell’ex rosanero Trajkovski beffa Donnarumma, gela il Barbera e scaraventa l’Italia di nuovo all’inferno. Getta nelle fiamme la nazionale di Mancini che è stata padrona del campo, pur con sviste e palesi stanchezze. Possesso palla per il doppio del tempo rispetto agli avversari, più di trenta incursioni offensive, ventuno tiri nello specchio respinti o bloccati dal portiere, sedici calci d’angolo a favore. Ma zero gol. È bastata invece una ripartenza nel finale, quando l’Italia, forse certa dei supplementari, per una svista difensiva ha subito gol.

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Mancini dimissioni: fine di un progetto?

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Dalla pagina Facebook ufficiale di Roberto Mancini

Tutti hanno ripensato, al fischio finale, alla tragedia sportiva della nazionale di Ventura, che contro la Svezia mancò la qualificazione ai mondiali del 2018. Sulla graticola quattro anni fa c’era Giampiero Ventura, ora c’è il CT della Nazionale, Roberto Mancini. Il tecnico ha guidato l’Italia sul tetto d’Europa col record di risultati utili consecutivi. A distanza di poco più di sette mesi, l’entusiasmo sembra adombrato, e il ct sembrerebbe prossimo alle dimissioni.

Mancini ha “schermato” i suoi giocatori dalle critiche con le sue dichiarazioni di ieri sera, posticipando ogni valutazione a dopo martedì, giorno in cui sarà disputato il match tra Italia e Turchia. Dal web tuttavia non mancano varie voci. I dirigenti hanno glissato sul tema, ma sul web non si parla d’altro: delle dimissioni del ct Mancini. Molti influencer e youtuber hanno parlato di necessità di ripartire da zero col progetto, difendendo o meno il CT. Da Luca Mastrangelo a Luca Cohen, in molti si sono scagliati nelle scorse ore sulla squadra, apparsa moscia. Berardi, Immobile, Insigne e Barella sul banco degli imputati per la partita secca, con l’aggiunta di Jorginho criticato per la “sufficienza” nelle ultime uscite in azzurro, soprattutto per il rigore divorato nello scontro diretto con la Svizzera.

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Mancini dimissioni: nuovo ciclo e possibili sostituti

italia rivalità calcio coppe italiane, super league calcio, scudetto inter assembramenti; mancini dimissioniSono in molti ad aver parlato di rifondazione del progetto. Ma da quali basi? Mancini ha ricreato una nazionale in due anni dopo il disastro totale della stagione Ventura. Una nazionale che crea bel gioco e che ha sempre, o quasi, il controllo del campo e la gestione della palla, senza “corse inutili”. Unica pecca degli azzurri in questi anni è stato l’attacco. Ma ieri sera anche il centrocampo non è stato in palla come nelle uscite fino all’europeo, o comunque fino a settembre.

Su diverse piattaforme, tuttavia, si dà per assodato che la più grande delusione professionale del ct di Jesi si trasformerà in dimissioni. Sky Sport avrebbe dato per certe le dimissioni a breve di Mancini. Possibile sostituto, come traghettatore almeno, il campione del mondo Fabio Cannavaro. Rimane però il dubbio su questa ipotesi. L’uscita dell’Italia dai mondiali per la seconda volta consecutiva rappresenta un evidente fallimento di un intero sistema sportivo. Principalmente dei club, dei settori giovanili. Secondariamente della selezione e del commissario tecnico. Il problema è, molto probabilmente, a monte. Ma a farne le spese potrebbe essere il campione d’Europa. Dalle stelle alle stalle in novanta(due) minuti.

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