Marcello Colasurdo morto: il re della “tammurriata” campana e pomiglianese ci ha lasciati. Negli ultimi anni Colasurdo era stato male, aveva scritto di aver perso momentaneamente la vista. Da qualche anno aveva gravi problemi di salute e aveva subito anche l’amputazione di un arto inferiore.
Ti consigliamo come approfondimento-4 gennaio, 7 anni fa ci lasciava il grande Pino Daniele
Marcello Colasurdo morto: addio al re della “tammurriata”


Questa mattina ci ha lasciati il re della “tammurriata”, Marcello Colasurdo, all’età di 68 anni. L’annuncio è arrivato sulla sua pagina Facebook dove si legge: “Adesso alzate le vostre tammorre nell’alto dei cieli e suonate per me! io da lì continuerò a suonare per voi nei cerchi della terra e dei campi elisi. Grazie a tutti per l’amore che mi avete dato! (scritto da altra persona rispecchiando il suo pensiero)”. Il musicista è nato a Campobasso e abitava a Pomigliano D’Arco. Nella città ha contribuito alla fondazione del gruppo operaio ‘e Zezi. Negli ultimi anni Colasurdo era stato male, aveva scritto di aver perso momentaneamente la vista a seguito di una caduta che gli aveva provocato un trauma cranico. Da qualche anno il musicista aveva gravi problemi di salute e aveva subito l’amputazione di un arto inferiore.
La dottoressa Marroni, che lo seguiva, a Napoli Today raccontava: “Marcello è caduto in casa, riportando un emovitreo. Ossia sangue nel vitreo, problema che associato alla cataratta gli ha diminuito drasticamente la vista”. La stessa Marroni oggi ha detto: “Marcello è alla cappella del Cardarelli oggi se volete salutarlo. Domani i funerali nella chiesa San Felice di Pomigliano pomeriggio. Poi vi scriverò orario”.
Ti consigliamo come approfondimento-Tammorra e Taranta: le Notti che infiammano di musica l’estate del Sud
Marcello Colasurdo morto: parla Luigi De Magistris


A seguito dei suoi problemi di salute erano stati organizzati anche degli eventi in suo omaggio. A lui era stato dedicato anche il Napoli World 2022 “colonna fondamentale della musica folk e popolare napoletana riconosciuta in tutto il mondo”. Le condizioni economiche del musicista non erano ottime e lo stesso ex Sindaco di Napoli Luigi De Magistris aveva chiesto che potesse essere aiutato con la Legge Bacchelli. Su Twitter, infatti, De Magistris aveva scritto: “Subito il vitalizio della legge Bacchelli al grandissimo Marcello Colasurdo che ne ha bisogno per curarsi e per vivere. Marcello ti voglio assai bene!”. Oggi De Magistris ha scritto: “È morto Marcello Colasurdo, un grandissimo musicista, uomo sensibile e di profonda umanità, un amico e un compagno. Se ne va uno degli interpreti più bravi e autentici delle tradizioni popolari musicali napoletane. Ciao Marcello!”.
Ti consigliamo come approfondimento-“Pomigliano ha bisogno di un sostegno concreto”. Intervista al consigliere Domenico Esposito Alaia
Marcello Colasurdo morto: la sua poliedricità


Marcello Colasurdo è stato figura fondamentale della musica tradizionale campana e cantore mondiale delle tradizioni vesuviane. Artista poliedrico, Colasurdo aveva collaborato con artisti del calibro di Nuova Compagnia di Canto Popolare, Modena City Ramblers, Almamegretta e 99 Posse. Inoltre, ha recitato anche al Cinema e al Teatro con registi come Federico Fellini, Antonio Capuano e Mario Martone. Nel 2001 era stata la voce dell’album “Aneme perze” degli Spaccanapoli, uscito per l’etichetta Real Word di Peter Gabriel. Finisce un’era. Un pezzo di storia della tradizione popolare è andato via. Addio maestro.