Mariupol presa russi: è ciò che il Ministro della Difesa della Russia comunica ufficialmente al mondo. Secondo quanto ha detto, per la gente del sud dell’Ucraina “inizia ora la pace”. Ma la situazione non è affatto delle migliori: a pochi chilometri, l‘acciaieria di Azovstal è ancora sotto attacco. E in più quest’oggi sono stati persi i contatti con gli uomini impegnati nella difesa della fortezza industriale.
Mariupol presa russi: l’annuncio del Ministro della Difesa russo
Continua il conflitto bellico tra Russia e Ucraina. Torniamo a parlare in particolare della città di Mariupol, nel sud del Paese sotto attacco. Insieme a Kiev, la capitale, Mariupol è diventata il simbolo della resistenza ucraino per questi settanta giorni di continue sparatorie. La situazione era tragica e quest’oggi il Ministro della Difesa russo, Sergei Shoigu, ha comunicato l’ultimissima notizia. La città di Mariupol è caduta; ora è tra le mani della Russia e “inizia la pace”. Resta tuttavia una grossa problematica ad Azovstal – anche questo tema ampiamente affrontato e diffuso. Tantissima gente è bloccata nei pressi dell’acciaieria, tra civili in fuga e uomini in abiti da combattimento. “È attualmente in corso un potente assalto al territorio dell’Azovstal. Con l’appoggio di mezzi corazzati, carri armati, con tentativi di sbarco di truppe, con l’ausilio di barche e un gran numero di elementi di fanteria. Le unità dell’esercito russo e della Repubblica popolare di Donetsk, utilizzando artiglieria e aerei, stanno iniziando a distruggere le postazioni di tiro.” Questo ciò che qualche giorno fa ha dichiarato Sviatoslav Palamar, il vice Comandante del reggimento di Azov.
Mariupol presa russi: la drammatica situazione ad Azovstal
Secondo quanto si apprende nella giornata di oggi, non ancora giunta al termine, sono stati persi i contatti con i combattenti dell’unità di Azov. A rendere nota questa tragica realtà è Vadym Boichenko, ovvero il sindaco di Mariupol. “Oggi non siamo riusciti a stabilire alcun collegamento con i ragazzi. Pertanto, non sappiamo se stanno bene oppure no. Ci sono pesanti scontri nella zona della fortezza, nel territorio dell’Azovstal. I nostri coraggiosi ragazzi stanno difendendo questa fortezza, ma è molto difficile perché l’artiglieria pesante e i carri armati stanno sparando con forza.” La preoccupazione vola non solo ai soldati impegnati nella difesa, ma anche nella gente che si è rifugiata nei sotterranei dello stabilimento. Isolati dal mondo, con cibo e acqua agli sgoccioli, senza medicinali né un raggio di sole a filtrare tra le crepe di un muro. Cosa accadrà nelle prossime ore?
Mariupol presa russi: Papa Francesco in visita a Mosca?
Racconta il Pontefice al ‘Corriere della Sera‘: “Il primo giorno di guerra ho chiamato il Presidente ucraino Zelensky al telefono. Putin invece non l’ho chiamato. Ho voluto fare un gesto chiaro che tutto il mondo vedesse e per questo sono andato dall’ambasciatore russo. Ho chiesto che mi spiegassero, gli ho detto di fermarsi. Poi ho chiesto di fare arrivare a Putin il messaggio che io ero disposto ad andare a Mosca. Non abbiamo ancora avuto risposta e stiamo ancora insistendo. Temo che Putin non possa e voglia fare questo incontro in questo momento. Ma tanta brutalità come si fa a non fermarla? Venticinque anni fa con il Ruanda abbiamo vissuto la stessa cosa”.