Da un anno ormai, ciò che non può mancare nei nostri outfit è la mascherina. Fin dall’inizio della pandemia, infatti, è stato uno dei principali strumenti per contrastare il diffondersi del Coronavirus. La domanda che col tempo però è sorta è quali siano le migliori. Durante l’accaparramento alle mascherine necessarie per i diversi Paesi, è sorto un problema ben più grosso: tra i diversi dispositivi certificati, sono finiti anche prodotti irregolari.
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Mascherine FFP2 o chirurgiche? Le differenze
- FFP1: hanno una capacità filtrante di circa il 72%;
- FFP2: hanno una capacità filtrante di circa il 92%
- FFP3: generalmente caratterizzate da una valvola, hanno una capacità filtrante di circa il 98%.
Quest’ultimo tipo di mascherina assicura una protezione per circa 8 ore. È importante però leggere attentamente la dicitura che si trova al di sopra, oltre che verificare il marchio CE.
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Mascherine certificate: come riconoscerle
- STM, acquistabili su Amazon a circa 95 centesimi l’una;
- Sicura Protection, che premia il Made in Italy;
- CMM Matilde, altro Made in Italy, ad un prezzo di circa 2 cent a pezzo.
Al di là degli acquisti online, è importante verificare in ogni caso se le mascherine presenti in casa siano conformi alla norma EN 149:2001+A1:2009.
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Protezione e norme per le mascherine FFP2: cosa suggerisce Clariscience
- Il marchio CE, che deve rispettare proporzioni ben precise;
- Riferimento alla norma tecnica EN ISO 14683:2019, che stabilisce i requisiti minimi di capacità filtrante e respiratoria;
- Il fabbricante con sede in UE;
- L’azienda in territorio UE in caso rappresenti un produttore extra-UE.