Massimo Troisi è ancora oggi ricordato da tutti sempre con commozione e ammirazione. Ha lasciato un patrimonio di allegria e originalità dal successo intramontabile. È per questo che non smette di essere celebrato e omaggiato. Come in “Da domani mi alzo tardi”, il film del regista Stefano Veneruso, nipote di Massimo. È tratto dal romanzo omonimo scritto nel 2007 da Anna Pavignano, scrittrice, sceneggiatrice e compagna di vita di Troisi. L’uscita nelle sale è prevista per la primavera del 2020. Intanto, a fine ottobre si parte col primo ciak.
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“Da domani mi alzo tardi”: via alle riprese

È ufficiale: cominciano le riprese del nuovo film su Massimo Troisi. Primo set a piazza San Domenico Maggiore e nello studio dello scultore Lello Esposito (grande amico di Massimo). Si girerà a San Giorgio a Cremano, paese in cui è nato e cresciuto Troisi. Il film racconterà la vita dell’attore e il suo rapporto d’amore e di lavoro con Anna Pavignano.
Ci sarà anche un inedito di Pino Daniele, gentilmente donato dal figlio Alessandro.
Nonostante il progetto sia nato un po’ di anni fa, la sua gestazione è stata lunga per la difficoltà di reperire i fondi necessari. È un film parzialmente autoprodotto e realizzato anche grazie al contributo della Film Commission Regione Campania e di Rai Cinema Antenna.
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“Da domani mi alzo tardi”: il cast


Il film sarà girato interamente in inglese. A interpretare Massimo Troisi sarà l’irlandese John Lynch, già visto in «Sliding doors», ma anche in serie tv internazionali come «The fall» e «Tin star».
Nel ruolo della Pavignano, invece, ci sarà l’attrice italo-americana Gabriella Pession.
La scelta si lega alla circolazione del film sul mercato americano. Tra l’altro, Veneruso si è formato al fianco di Massimo Troisi, ma ha vissuto per 20 anni negli States. Ha fatto, per esempio da aiuto regia a Martin Scorsese, Mel Gibson e a Michael Radford nel «Postino».
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Massimo Troisi: tra romanzo e film
Nel romanzo della Pavignano, Massimo non è morto. Ha solo deciso di sparire per un po’ per far ambientare nel suo petto il cuore nuovo. Dopo 13 anni, ritorna e contatta Gaetano e Anna, suoi amici e collaboratori. E loro lo invitano a rimettersi subito a lavoro. Perché il mondo ha ancora bisogno di lui. E con la sua solita “pigrizia”, Massimo rassicura i suoi amici dicendo “Da domani mi alzo tardi“. All’obiezione che lui tardi ci si è sempre alzato, risponde: “No, mi sono sempre alzato tardissimo!“.
La Pavignano è autrice assieme all’attore delle sceneggiature di tutti i suoi film (eccetto Non ci resta che piangere). L’ha conosciuto nel 1978, ai tempi di Non stop e della Smorfia, il trio comico con Enzo Decaro e Lello Arena. E non lo ha mai abbandonato, neanche dopo la fine della loro relazione. Nel romanzo racconta quegli anni, l’infanzia, la famiglia, gli inizi, il successo, le battute famose, le tante donne di Massimo. Ma soprattutto il libro racconta una storia d’amore, la loro storia, fatta di tenerezze e occasioni perdute.
Massimo, pagina dopo pagina, torna vivo davvero. E così al regista e nipote Stefano Veneruso è venuta l’idea di scriverne una sceneggiatura e farci un film. Troisi ritorna così sul grande schermo. E in fondo, nel cuore di chi lo ha amato e lo ama ancora, Massimo non muore mai.