Secondo un sondaggio svolto dal sito australiano Yellow Octopus, sia gli uomini sia le donne hanno fatto ricorso alla masturbazione durante le ore di lavoro in smart working. Parliamo di circa il 35% degli uomini e il 17% delle donne. Il sondaggio ha coinvolto oltre mille persone tra Stati Uniti, Australia, Regno Unito e Canada. Con una pandemia in corso e contatti sociali più che limitati, sembrava quasi inevitabile.
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Masturbazione in smart working, cosa accade dietro il PC
- Diversi lavoratori si sono ubriacati e/o si sono concessi un drink;
- Circa una persona su tre ha accesso alle videochiamate lavorative dal bagno.
Tra smart working e autoerotismo
- Uno su quattro ha un’età compresa tra i 35 e i 44 anni;
- Nel 21% dei casi, si parla di persone comprese in una fascia d’età che va dai 45 ai 54 anni;
- Nel 21% dei casi anche coloro che hanno un’età compresa tra i 55 ai 64 anni;
- Nell’8,3% dei casi si individuano persone che hanno un’età compresa tra i 65 ai 74 anni.
Durante il lavoro agile, gli uomini, tre volte in più rispetto alle donne, hanno ammesso di aver guardato siti pornografici. Parliamo rispettivamente del 33,9% contro l’11,3% rappresentato dal genere femminile. La maggior parte dei lavoratori propensi all’autoerotismo, inoltre, hanno dichiarato che ciò avrebbe intensificato la produttività lavorativa, l’umore e ridotto la tensione.