Mattarella scioglie le Vamere, è finita. La diciottesima legislatura repubblicana si chiude anticipatamente. Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, preso atto dell’irresponsabilità delle forze parlamentari, ha firmato il decreto di scioglimento delle Vamere. Una legislatura molto turbata e turbolenta, che ha visto tutto e il contrario di tutto. Ora la palla passa al popolo elettore.
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Mattarella scioglie le camere: una legislatura travagliata
All’indomani del 4 marzo 2018, l’Italia era spaccata. Il maggioritario, ancora una volta, ha fornito uno scenario disastroso: nessuna coalizione aveva la maggioranza assoluta. Il Movimento 5 Stelle, allora primo partito, cercò intese. La trovò con la Lega di Salvini. E dopo un braccio di ferro con Mattarella, sul nome di Savona come ministro dell’economia, alla fine è iniziato il primo governo Conte, tra 5stelle e Lega.
Dopo un anno circa di governo, il governo cade. Non senza aver portato a casa i decreti sicurezza, con l’impennata di morti in mare, i navigator, gli interventi sulla giustizia di Bonafede e le modifiche all’esame di maturità del ministro Bassetti. Con un vero e proprio colpo di palazzo nasce il secondo governo Conte, che affronta la pandemia paralizzando il Parlamento e con costanti chiusure.
Dopo un anno e mezzo circa è arrivato poi il governo Draghi, che ha governato cercando di rilanciare l’economia e la credibilità internazionale dell’Italia, nel frattempo colata a picco.
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Mattarella scioglie le Camere: crisi di governo e dimissioni
Ed è proprio dalla non fiducia al Decreto Aiuti degli uomini di Conte che la crisi si è aperta. E il centrodestra, senza farselo ripetere due volte, ha accettato il regalo. “Salvini e Meloni ringraziano Conte”: questa la lettura largamente diffusa sul web.
Malgrado il governo abbia ottenuto la fiducia, Draghi ha ritenuto di doversi dimettere, e l’impossibilità di trovare una sintesi ha portato alla fine di governo e legislatura. È chiara infatti la spaccatura. Da un lato chi sostiene Draghi: PD, Articolo Uno, PSI, Azione, + Europa, Italia Viva, Centro Democratico e altre piccole componenti. Dall’altro chi sceglie di non sostenere più l’agenda di governo, cioè tutti gli altri.
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Mattarella scioglie le Camere: la decisione del Colle
Il Presidente della Repubblica, dopo questa ennesima crisi, non ha potuto fare altro che prendere atto della situazione e sciogliere le Camere.
“Come ufficialmente comunicato – ha dichiarato Mattarella – ho firmato il decreto di scioglimento per indire nuove elezioni entro 70 giorni come previsto. Lo scioglimento anticipato del Parlamento è sempre l’ultimo atto”.
“La situazione politica ha condotto a questa decisione. La discussione il voto e la modalità hanno reso evidente l’assenza di prospettive per una nuova maggioranza”, ha aggiunto.
Mattarella ha sottolineato che in vista ci sono “molti importanti adempimenti da portare a compimento nell’interesse del Paese”, aggiungendo che “a queste esigenze si affianca l’attuazione nei tempi concordati del PNRR”.