Medici picchiati al pronto soccorso dell’Ospedale “Fatebenefratelli” di Benevento dai parenti di un uomo in attesa di tampone. Sono stati aggrediti tre persone tra operatori sanitari ed infermieri. Alcuni pazienti lì presenti hanno chiamato le Forze dell’Ordine, che, intervenute immediatamente, hanno sedato la rissa. Gli aggressori denunciati per danneggiamento, lesioni personali e interruzione di pubblico servizio sono tre.
Medici picchiati per un’attesa considerata troppo lunga
La scorsa notte, intorno alle 22, un pensionato è giunto al pronto soccorso dell’Ospedale “Fatebenefratelli” di Benevento. Al suo arrivo come norma sono scattati i controlli per eseguire l’iter anti Covid prima del ricovero. Nell’iter in questione è presente il tampone di controllo, atto a scongiurare la presenza del virus e proteggere quindi gli altri pazienti. Ma nonostante per questi controlli siano necessari pochi minuti, i parenti dell’uomo hanno iniziato a lamentarsi dei tempi di attesa. Infatti, dopo pochi minuti di attesa hanno inveito nei confronti dei sanitari e poi sono passati alla violenza. Questi signori hanno colpito con oggetti presenti in sala d’attesa alcuni medici e infermieri alla testa e ad altre parti del corpo. Tra i feriti c’è anche Pompeo Taddeo, sindacalista e coordinatore provinciale Sanità privata. Il quale ha detto: “Ora basta, non se ne può più, non è possibile questa violenza contro di noi”.
Medici picchiati: denunciati i tre familiari del paziente
Questo episodio violento è avvenuto in un pronto soccorso non proprio deserto. Infatti, in sala d’attesa, vi erano pazienti che attendevano il proprio turno di visita. Questi ultimi hanno immediatamente chiamato le Forze dell’Ordine. In seguito all’allarme sono arrivati al pronto soccorso due volanti della Polizia. I Poliziotti hanno dapprima sedato la rissa e poi hanno interrogato i testimoni presenti. Le indagini hanno pertanto portato all’identificazione dei tre familiari dell’uomo coinvolti nella rissa. I tre sono stati denunciati e qualche ora dopo condotti in commissariato per il fermo. I tre familiari sono accusati di danneggiamento, lesioni personali e interruzione volontaria di pubblico servizio.