Medico aggredito certificato: un medico di famiglia è stato preso a calci e pugni in faccia per un certificato medico. Il dottore si era rifiutato di scrivere un certificato medico e per questo motivo è stato aggredito. Tanta la paura tra i medici presenti. Sul posto sono intervenute le Forze dell’Ordine.
Ti consigliamo come approfondimento-Napoli, medico strangolato al Pronto Soccorso dal parente di una paziente
Medico aggredito certificato: preso a calci e pugni
Ennesima aggressione contro il personale sanitario in un ospedale. Questa volta ad essere aggredito è stato un medico di medicina generale nel proprio studio a Giugliano in Campania. Una familiare di un paziente che aveva fatto un incidente qualche giorno fa è arrivata nello studio del medico per avere un certificato medico. Tale certificato pare che non dovesse essere redatto dal medico in questione ma dal pronto soccorso dell’ospedale Cardarelli. Alla risposta negativa del medico pare che la situazione sia degenerata e si sia passati da aggressioni verbali a quelle fisiche. La paura tra i pazienti e gli altri medici presenti era molta. Grazie però all’aiuto di tutti i presenti si è evitato il peggio. Sul posto è arrivata l’ambulanza del 118 chiamata dai presenti. Il medico è stato trasportato al pronto Soccorso. Sul posto sono poi intervenuti anche i Carabinieri per i rilievi del caso.
Ti consigliamo come approfondimento-Infermiera presa a calci in testa da un no vax che aveva rifiutato le cure
Medico aggredito certificato: il post dell’associazione “Nessuno Tocchi Ippocrate”
Secondo l’associazione Nessuno Tocchi Ippocrate, si tratterebbe della diciassettesima aggressione contro il personale sanitario, medico-infermieristico, avvenuta a Napoli nel 2023. L’associazione ha scritto un post su Facebook: “Aggredito un collega medico di medicina Generale nel suo studio. Il motivo sarebbe perché il medico del Pronto Soccorso dell’ospedale Cardarelli di Napoli non ha redatto il certificato sistema Ts ed il paziente ha aggredito il collega con pugni e calci al volto. Il collega è stato soccorso dagli altri pazienti e portato in Ps tramite 118. Attualmente al suo studio ci sono i Carabinieri”.
Ti consigliamo come approfondimento-Infermiere gli nega l’accesso in ospedale: lo prendono a pugni e a calci
Medico aggredito certificato: troppe aggressioni
ianoSempre più grande il numero di medici e di operatori sanitari aggrediti. I pazienti troppo spesso sentono l’impellente impulso di voler aver ragione attraverso la forza e la brutalità. Medici e infermieri vengono aggrediti e colpiti da pazienti o da loro parenti e amici nei pronto soccorso, nelle guardie mediche o al momento dell’arrivo delle ambulanze. La recente cronaca è piena di questi odiosi episodi, che vedono vittime gli operatori sanitari proprio mentre sono impegnati nell’esercizio delle loro funzioni. Per rafforzare la loro tutela ed arginare questo dilagante fenomeno, ad agosto il Parlamento ha approvato la nuova legge sulla sicurezza per gli esercenti delle professioni sanitarie e socio-sanitarie. In essa si evince un inasprimento delle pene per gli autori di queste condotte: ora, la reclusione può arrivare fino a 16 anni.
Bisogna chiedersi come poter limitare queste aggressioni. Diverse sono le possibili soluzioni. La prima potrebbe sicuramente essere l’aumento delle Forze dell’Ordine presenti in ospedale. In secondo luogo, sarebbe necessario rendere effettive queste pene per gli aggressori e non solo fittizie come spesso accade. Se si iniziasse a punire seriamente i colpevoli, la situazione forse potrebbe migliorare.