Medico condannato violenze suicidio: il primario di Radiologia dell’ospedale Abele Ajello di Mazara del Vallo, condannato per violenze sessuali si suicida in carcere. Il medico era stato condannato quattro anni e quattro mesi di carcere Amato per violenze sessuali su tre pazienti. L’ex primario nella serata di martedì ha deciso di suicidarsi in cella.
Shock in carcere: un medico condannato per violenze sessuali si suicida in cella. Il medico in questione era Roberto Caravaglios, 60 anni, primario del reparto di Radiologia dell’ospedale Abele Ajello di Mazara del Vallo. La terribile vicenda è avvenuta martedì sera intorno alle 20. L’uomo lo scorso primo dicembre era stato condannato a quattro anni e quattro mesi di carcere dal gup Annalisa Amato. Il medico era accusato di violenze sessuali su tre pazienti. Gli abusi sulle tre donne sarebbero avvenuti tra marzo 2016 e giugno 2020. Le pazienti si erano recate all’ospedale di Mazara del Vallo per alcuni accertamenti diagnostici. L’indagine, svolta dalla squadra mobile di Trapani, è scattata a seguito della denuncia presentata da una delle tre vittime. E la sentenza aveva sostanzialmente confermato l’impianto accusatorio. I funerali sono in corso in questi minuti al Santuario della Madonna del Paradiso.
Medico condannato violenze suicidio: tre le presunte vittime
Secondo l’accusa, il medico avrebbe toccato le parti intime delle pazienti. Questo sarebbe avvenuto nel corso di un esame diagnostico denominato “isterosalpingografia”. L’isterosalpingografia è un esame radiografico dell’utero e delle salpingi. Si tratta di un esame mediante l’opacizzazione con mezzo di contrasto dell’utero e delle tube per mezzo di un catetere posizionato in utero. Sempre secondo l’accusa, nelle fasi preparatorie e durante l’accertamento, il medico avrebbe usato le mani per compiere “manovre” che non sarebbero state affatto necessarie. Il medico venne processato con il rito abbreviato. Il gup gli ha inoltre, inflitto cinque anni di interdizione dai pubblici uffici e uno dalla professione medica. Il processo si tenne a porte chiuse. Le tre donne, costituitesi parte civile, erano già state ascoltate in “incidente probatorio” dal giudice per le indagini preliminari. A loro il primario doveva versare, come risarcimento danni, 8 mila euro ciascuna, più le spese legali.
Medico condannato violenze suicidio: messaggi di cordoglio
Tanti i messaggi di cordoglio apparsi sui social network dopo il suicidio. In un post su Facebook si legge: “Io umanamente parlando, in base anche alle mie esperienze, posso solamente parlarne bene. So che era un validissimo professionista nel suo settore di competenza, sempre pronto ed attento alle vicissitudini ospedaliere”. In un altro si legge: “Serio e professionale, con una grande passione per il suo lavoro, amico fidato. Troppo sensibile per questo percorso che non meritava. Rip caro amico”.