Orrore a L’Aquila, medico in pensione uccide moglie e figli e poi si suicida

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Medico uccide moglie e figli

Medico uccide moglie e figli e poi si suicida. A riportare la tragica notizia è l’Ansa che fa una prima ricostruzione sulla scoperta avvenuta nel primo pomeriggio di quest’oggi in una villetta a Tempera, una frazione dell’Aquila. Stando a quanto racconta l’agenzia, il presunto omicida sarebbe l’ex primario del reparto di urologia dell’ospedale di Teramo, Carlo Vicentini.
Sul posto sono intervenuti la Polizia e il magistrato di turno.

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Medico uccide moglie e figli: la prima ricostruzione

Come è stato anticipato, una macabra scoperta è stata fatta nel primo pomeriggio del 31 mar. 23 in una villetta a Tempera. L’Ansa riporta che il medico aquilano Carlo Vicentini avrebbe ucciso la moglie (53 anni), il figlio (43 anni) disabile e attaccato a un respiratore, e la seconda figlia (36 anni).
Un dettaglio ulteriore sulla vicenda è fornito da Fanpage.it. Il quotidiano online, infatti, riporta che l’uomo avrebbe commesso gli omicidi utilizzando una pistola – regolarmente detenuta –, la stessa che avrebbe rivolto verso se stesso.

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Medico uccide moglie e figli: le ipotesi

Stando sempre a quanto riportato da Fanpage.it, è possibile che l’omicidio-suicidio possa essere avvenuto qualche giorno fa. Infatti, i corpi senza vita della famiglia Vicentini sono stati ritrovati dopo la segnalazione di alcuni parenti allarmati, in quanto non avrebbero avuto notizie della famiglia da giorni.
Le indagini intorno alla vicenda sono ancora nelle fasi iniziali; quindi, molti dettagli sono ancora da appurare. Tuttavia, sul luogo dell’accaduto è stato rinvenuto un biglietto d’addio, probabilmente scritto dallo stesso Vicentini. Stando alle prime ipotesi, il medico avrebbe sofferto di depressione, forse dovuta alla malattia del figlio maggiore.

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Il cordoglio dell’ospedale

Il direttore generale dell’Asl di Teramo, Maurizio Di Giosia, si dice devastato:
Siamo devastati. E’ una tragedia che non riusciamo a spiegarci: il professor Vicentini era un urologo molto bravo ed apprezzato oltre che un uomo gentile, sensibile e disponibile. Era andato in pensione circa un mese fa, dopo aver fatto un grandissimo lavoro nella nostra azienda, nel reparto di urologia a gestione universitaria al momento del pensionamento il reparto è tornato a gestione ospedaliera, ma ha continuato con il grande lavoro impostato da Vicentini che era medico ricercato da fuori Teramo e fuori regione”.