Il Consiglio dei ministri approva il Decreto Lavoro: vediamo di cosa si tratta

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Meloni CdM Decreto Lavoro; reddito di cittadinanza nuove regole

Meloni CdM Decreto Lavoro: il Consiglio dei ministri ha dato il via libera questa mattina al Decreto Lavoro. Le novità riguardano il taglio al cuneo fiscale, il Reddito di Cittadinanza, le Pensioni e i contratti a termine. Ci saranno anche meno tasse e benefit per le famiglie numerose.

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Meloni CdM Decreto Lavoro: taglio al cuneo fiscale

contantiQuesta mattina il Consiglio dei ministri ha dato il via libero al Decreto Lavoro. Tra le iniziative introdotte dal Governo ci sono quelli inerenti alla sforbiciata al cuneo. Sul piatto ci sono 3,4 miliardi di euro, risorse ottenute grazie al minor deficit previsto quest’anno (4,35% del pil), rispetto al 4,5% fissato con Bruxelles. La detassazione dovrebbe riguardare tutti i redditi fino a 35mila, ma ci sarà uno sforzo maggiore per chi ha un imponibile inferiore ai 25mila. Secondo la Banca d’Italia, con le risorse a disposizione e ipotizzando un “raddoppio dell’importo mensile dell’esonero” per le fasce di reddito che hanno già beneficiato del taglio nei mesi scorsi, l’incremento medio dovrebbe aggirarsi intorno ai 200 euro annui in busta paga, dunque poco più di 15 euro al mese. Ma si tratta di stime. Per conoscere l’entità del taglio bisognerà attendere il decreto.

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Meloni CdM Decreto Lavoro: reddito di cittadinanza

Reddito cittadinanza governo Meloni
Dal Profilo Twitter di Giorgia Meloni

Il Reddito di Cittadinanza verrà modificato dal governo Meloni in tre differenti sussidi, includendo anche gli interventi per le politiche attive del lavoro. SI tratta dellla garanzia per l’inclusione (Gil), la garanzia per l’attivazione lavorativa (Gal) e la prestazione di accompagnamento al lavoro (Pal). La Gil dovrebbe essere riconosciuta ai nuclei familiari con Isee inferiore a 7.200 euro (oggi la soglia per accedere al Rdc è di 9.360) al cui interno è presente un disabile, un minore, un soggetto con almeno 60 anni di età, oppure una persona a cui è stato riconosciuto l’assegno per l’invalidità civile. Il beneficio previsto dalla Gil sarà di 6mila euro l’anno, vale a dire 500 euro al mese. Il sussidio potrà essere integrato fino a 3.360 euro (280 euro extra al mese) come contributo per l’affitto. Viene erogato per 18 mesi e dopo un mese di stop riparte per altri 12.

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Meloni CdM Decreto Lavoro: pensioni e contratti a termine

Pensioni 2023 aumento
Dalla pagina FB ufficiale dell’Inps

Sulle pensioni non ci sono buone notizie. Sembra infatti sfumare l’aumento sui trattamenti minimi di cui aveva parlato il vicepremier Salvini, mentre nel decreto dovrebbe trovare spazio la proroga del contratto di espansione  che permette ai lavoratori più anziani di andare in pensione fino a 5 anni prima al possesso di determinati requisiti. Verranno poi introdotte nuove finestre per presentare le domande di accesso all’Ape sociale e all’uscita per i lavoratori precoci. Per quanto riguarda i contratti a termine il governo pare intenzionato a rivedere le norme oggi in vigore. Nel nome della flessibilità. Un cambio di rotta che non farà piacere ai sindacati. L’idea sarebbe quella di allargare le maglie del decreto Dignità varato a suo tempo dai 5 Stelle. Ma i dettagli saranno noti solo con un nuovo decreto e del resto il confronto con i sindacati si annuncia serrato.

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Meloni CdM Decreto Lavoro: benefit

Mamma figli reddito cittadinanzaInfine, i fringe benefit, ovvero tutti quei beni o servizi, ma anche agevolazioni, che un’azienda offre ai propri dipendenti. Nella pratica sono una vera e propria forma di retribuzione che viene aggiunta alla tradizionale busta paga ma che nel quotidiano rappresentano un aiuto fondamentale, ancor più in un periodo di inflazione galoppante. I fringe benefits aiutano a formare il reddito da lavoro dipendente e vengono tassati, ma solo nel caso in cui l’importo finale superi determinate soglie. Il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti ha annunciato un innalzamento del limite dei fringe benefit per i lavoratori dipendenti con figli. Anche in questo caso però, per conoscere l’entità dell’agevolazione, bisognerà aspettare il testo.