L’inflazione USA è salita ai massimi storici mai raggiunti negli ultimi 30 anni, fino a oltre il 6%; per questo motivo la Fed, nonostante non lo abbia ufficialmente annunciato, sta iniziando ad attuare il tapering, cioè il piano di rallentamento degli acquisti di asset – in particolare titoli azionari – sul mercato da parte di una banca centrale
Gli analisti non prendono sottogamba l’aumento dell’inflazione e tengono sotto osservazione le mosse che farà la Fed. Il tutto servirà per comprendere quale sarà l’andamento nei prossimi mesi del mercato finanziario e, di conseguenza, su quali titoli puntare. In ogni caso, è innanzitutto opportuno muoversi correttamente nel mondo degli investimenti finanziari, in modo da individuare le strategie migliori da attuare. Da questo punto di vista un valido aiuto arriva da portali specializzati come TradingOnline.it che offre interessanti approfondimenti relativi agli asset da monitorare, alle modalità con cui investire su di essi e ai broker a cui affidarsi.
Tapering e inflazione: i rischi
L’inflazione rilevata, se diventerà realmente strutturale, necessiterà di essere tenuta sotto controllo per poi essere diminuita: per fare questo la Fed dovrà ridurre le proprie politiche espansive e quindi iniziare il periodo di tapering.
Poiché ci sarà una riduzione di acquisto di obbligazioni, ma non un annullo di questi acquisti, si arriverà ad una lenta riduzione della politica espansiva, e tutto questo riuscirà a contenere l’aumento dell’inflazione, perché porterà a una riduzione di immissione di moneta nel sistema.
Il tapering riuscirà quindi a diminuire l’inflazione, eliminando la liquidità immessa precedentemente, che negli ultimi anni è stata eccessiva rispetto ai livelli necessari.
Gli analisti sono tutti convinti che quando il tapering della Fed inizierà realmente non provocherà uno shock come in passato, in quanto gli investitori e il mercato hanno avuto il giusto tempo per prepararsi.
Il vero shock nei mercati potrebbe arrivare quando la Fed inizierà eventualmente ad alzare i tassi.
Tapering: quali previsioni per il 2022
Ad agosto molti investitori si attendevano l’annuncio da parte della Fed dell’inizio del programma di tapering; questo annuncio non è avvenuto in quanto in quel momento l’inflazione era più debole. Ma si pensa che il tapering sarà annunciato in maniera ufficiale a breve.
Si prevede che questa riduzione di acquisto di obbligazioni da parte della banca centrale degli Stati Uniti durerà diversi mesi, terminando intorno alla metà del 2022. Inoltre, si è consapevoli che appena questa situazione di rallentamento sarà conclusa, la Federal Reserve procederà a sostituire i vecchi asset con quelli nuovi, al fine di garantire lo stesso bilancio avuto fino a quel momento.
Cosa succederà ai tassi di interesse finito il tapering
Si prevede che una volta terminato il tapering, la Fed, prima di decidere un eventuale aumento dei tassi di interesse, procederà ad analizzare alcuni fondamentali fattori: solo dopo queste analisi procederà all’aumento o meno dei tassi.
Innanzitutto, verificherà se l’inflazione core – che misura la variazione dei prezzi, escludendo quelli transitori come gli alimentari e l’energia – sia arrivata al 2% e, se così non fosse, quando si prevede succederà. Inoltre, dovrà verificare se l’economia abbia raggiunto o meno il miglior risultato possibile.
Alla luce di questo gli analisti non prevedono che un eventuale aumento dei tassi possa avvenire prima della fine del 2022, ma stimano che l’aumento attuale dell’inflazione, se confermata strutturale, nonostante azioni della Fed per evitare che diventi troppo elevata, comporterà una riduzione del valore della moneta e quindi del valore dei risparmi. Tutto questo significa che, in attesa che il tapering si attivi e che l’inflazione venga tenuta sotto controllo, è bene verificare l’andamento dei mercati finanziari per poter prendere le giuste decisioni di investimento.