Negli ultimi anni, le sigarette elettroniche hanno registrato un crescente interesse tra i fumatori. Questi dispositivi consentono agli utenti di inalare vapore, il quale può contenere una varietà di sostanze, incluse la nicotina, sebbene questa non sia sempre presente. La miscela di vapore solitamente comprende glicole propilenico, glicerolo, acqua, aromatizzanti e altre componenti minori.
I numeri italiani
Le prove di un aumento graduale ma costante della popolarità delle sigarette elettroniche sul mercato, sia in termini di utenti – quasi un milione e mezzo nel 2021 – che in valore di mercato, emergono da diverse ricerche, tra cui quelle condotte dall’Istat, focalizzate sul contesto italiano. Secondo l’ultimo studio dell’Istat, basato sui dati del 2021, circa il 2,8% della popolazione sopra i 14 anni ha dichiarato di utilizzare regolarmente le sigarette elettroniche.
Questo percentuale si traduce approssimativamente in un milione e mezzo di individui. Tra i consumatori di sigarette elettroniche, i più numerosi risultano essere i giovani tra i 18 e i 34 anni, rappresentando il 5,2% di questa fascia demografica. Si nota una lieve prevalenza maschile tra coloro compresi tra i 25 e i 34 anni rispetto alle femmine.
Perché scegliere l’e-cig?
Il passaggio dalla sigaretta tradizionale alla sigaretta elettronica, noto come “svapo”, rappresenta un significativo salto di qualità nello stile di vita, consentendo di mantenere la sensazione familiare della sigaretta tra le dita e il gesto rilassante e liberatorio associato a essa. Il vantaggio principale delle sigarette elettroniche risiede nell’assenza di combustione, il principale responsabile della tossicità delle sigarette tradizionali. Invece di bruciare tabacco, questi dispositivi riscaldano un liquido aromatico (contenente o meno nicotina in varie concentrazioni) che genera vapore acqueo. Il profumo risultante è delicato e piacevole e non lascia l’odore persistente della sigaretta nell’ambiente, nei tessuti o nei capelli. Proprio per questa ragione le e-cig non sono soggette agli stessi divieti di fumo delle classiche bionde, così come spiegato da alcuni blog di settore.
Sostanze nocive come il monossido di carbonio e il “tar”, derivati dalla combustione del tabacco nelle sigarette tradizionali, sono del tutto assenti nelle sigarette elettroniche. A ciò si aggiunge un vantaggio economico considerevole: passare alla sigaretta elettronica può portare a un risparmio fino al 50% rispetto al budget normalmente destinato al tabagismo. Le stime di questo risparmio si riferiscono a periodi medi o lunghi, considerando che all’inizio è necessario un piccolo investimento per l’acquisto del dispositivo, ma che può essere ammortizzato rapidamente. Con una spesa iniziale di circa 20-30 euro per una sigaretta elettronica, è possibile utilizzarla per diversi mesi. Durante questo periodo, le spese principali saranno per i liquidi aromatici e la sostituzione degli elementi consumabili, costi generalmente sostenibili con pochi euro al mese.