Mes o non Mes? Conte spiega il dilemma e chiude l’Italia fino a maggio

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Nuova diretta del Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte. Dopo il secondo round di negoziati all’Eurogruppo, in cui si è discusso aspramente sulla risposta economica che il Vecchio Continente deve dare all’emergenza Coronavirus, Conte torna a parlare agli Italiani. Argomenti principali: il prossimo futuro (quindi la durata del lockdown, che voci insistenti vogliono prolungato fino a inizio maggio) e le ultime notizie (in soldoni, cosa si è deciso sul MES, il Meccanismo economico di Stabilita, chiamato anche fondo salva Stati, all’ultimo Eurogruppo).

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L’annuncio di Conte: “Misure restrittive prorogate fino al 3 maggio. Ecco le prime riaperture”

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Foto dalla pagina ufficiale Facebook del Presidente Giuseppe Conte

Il Presidente del Consiglio non perde tempo: “Abbiamo predisposto un nuovo DPCM con cui proroghiamo le misure restrittive fino al 3 maggio. Non possiamo vanificare gli sforzi sin qui compiti, che ci hanno permesso di avere sia ottimi risultati sotto il profilo della decrescita della curva epidemiologica, sia le lodi dell’Europa. Questo lockdown ci permetterà di superare tutte le festività di aprile, fino al ponte del primo maggio. L’auspicio è che dopo il 3 maggio si possa ripartire con gradualità, alla luce delle raccomandazioni dei nostri esperti e dei nostri scienziati. La proroga vale anche per le attività produttive. La nostra determinazione è quella di allentare quanto prima possibile queste misure per far ripartire il Paese a pieno regime. C’è comunque qualche piccola variazione. Dal 14 aprile riapriamo cartolibrerie, librerie, negozi per bambini. Ci è stato chiesto da più parti, riapriamo con moderazione.

Conte e l’Italia: “Protocollo di sicurezza sul lavoro e pool di esperti: ecco le basi della Fase 2″

coronavirus conteIl Presidente del Consiglio continua rassicurando gli italiani: “Siamo già al lavoro per la fase due. Non è possibile aspettare che il virus scompaia completamente. Per questo siamo già al lavoro con un gruppo di esperti capeggiato da Vittorio Colao, che dialogherà con il comitato tecnico-scientifico. Bisogna ripensare radicalmente i modelli economici e sociali, alcune logiche dei trasporti e della logistica. Le aziende utilizzino questo periodo per sanificare i luoghi di lavoro e attrezzarsi al massimo per rigorose misure di protezione neli ambienti di lavoro. Noi stiamo integrando un protocollo di lavoro per far ripartire le aziende in condizioni di sicurezza.”

Conte e l’Europa: “L’Italia non ha richiesto il Mes. Matteo Salvini e Giorgia Meloni irresponsabili”

covid-19 conte mes Stato devreto presidente Italia governo divieto spostamentiSaranno necessari almeno 1500 miliardi di euro per affrontare questa emergenza; è la situazione più dura che l’Europa affronta dal dopoguerra. Il ministro Gualtieri ieri ha fatto un gran lavoro all’Eurogruppo, che ha messo sul tappeto i primi passi per una risposta comune. Una risposta che non può arrivare tardi, altrimenti rischia di essere insufficiente e ancora più costosa.
Abbiamo avviato una cassa integrazione a livello europeo finanziata con 100 miliardi. Inoltre ci saranno 200 miliardi di investimenti dalla banca europea degli investimenti. Condurremo fino alla fine la battaglia sugli Eurobond; lo riteniamo lo strumento più adeguato per uscire dalla crisi. L’Europa propone anche una nuova linea di credito collegata al Mes.

Proprio sul Mes, Conte ha espresso parole di fuoco: “Il dibattito sul Mes e la richiesta di passare dal Parlamento sono richieste giuste e simbolo di una democrazia. È importante però che il dibattito si svolga con chiarezza e senza falsità.
Il Mes è uno strumento disponibile dal 2012; non è stato approvato ieri sera come detto irresponsabilmente da Matteo Salvini e Giorgia Meloni. L’Eurogruppo non ha firmato nulla nè istituito alcun obbligo. L’Italia non ha bisogno del Mes, assolutamente inadeguato; noi dobbiamo lavorare agli Eurobond. Ma se ci sono degli Stati che hanno bisogno – noi stiamo lavorando in sinergia – di una nuova linea di credito legata al Mes, l’Italia partecipa alla discussione sul tavolo. Lavoreremo fino alla fine con coraggio e determinazione.

Da ieri c’è un intero paragrafo decicato alla condivisione delle spese e degli investimenti. Per la prima volta, anche gli altri paesi hanno dovuto accettare di lavorare per uno strumento pienamente attuabile a questo scopo. La falsità e le menzogne rischiano di indebolire tutta l’Italia.”