Milano tangenti Conservatorio, si parla di 12.000 euro per superare l’esame d’ammissione. Questo quanto emerge dagli ultimi aggiornamenti sulle indagini della Procura di Milano. Nel mirino alcuni insegnanti e studenti del Conservatorio Verdi. L’accusa è quella di corruzione. L’ipotesi è che siano state pagate delle tangenti per poter entrare in Conservatorio ed essere ammessi al dipartimento di canto lirico. Le perquisizioni hanno portato al ritrovamento di 110.000 euro.
Milano tangenti Conservatorio: le indagini della Procura
La Procura di Milano indaga su una vicenda che, se veritiera, sarebbe piuttosto spiacevole. Quest’ultima riguarderebbe il Conservatorio Verdi di Milano. I magistrati della Procurare milanese, assieme agli investigatori della mobile, ipotizzando che siano state pagate tangenti durante gli esami. Nel mirino finisce il Dipartimento di canto lirico. Si parla di tangenti intorno ai 12.000 euro per superare l’esame d’ammissione. Questo quanto emergerebbe dalle ultime indagini condotte.
Milano tangenti Conservatorio: perquisizioni e denaro
La stima fatta dei 12.000 euro è quella ipotizzata per il pagamento delle tangenti. Tutto nasce in seguito a perquisizioni effettuate nei confronti di tre insegnanti e due alunni indagati per corruzione. Da qui sono stati trovati e sequestrati un totale complessivo di 110.000 euro. Ora si sta scandagliando i corsi tenuti da alcuni professori. Soprattutto gli occhi sono puntati su quelli organizzati in Cina. Che avvenivano grazie alle istituzioni culturali locali. Davvero non una grande figura, se tutto ciò fosse vero, per il Conservatorio Verdi di Milano.
Milano tangenti Conservatorio: Commissioni e programma Turandot
Da ciò che emerge dalle indagini, i docenti coinvolti, avrebbero preso parte alle commissioni. Le stesse che dovevano decidere l’ammissione o meno degli studenti in questione. Soprattutto cinesi, accusati di aver pagato i docenti. Per loro infatti dal 2009 il Conservatorio ha creato il programma Turandot. Che permette loro di vivere per undici mesi in Italia e seguire lezioni private. L’ipotesi e che anche queste lezioni venissero pagate in nero. Da qui poi sarebbe stato garantito loro l’acceso ai corsi. Il Conservatorio, su tutta la questione, si dichiara parte lesa.