Il sindaco di Milano Sala minacciato di morte su Telegram dai No Vax

0
1128
Minacce contro sindaco Sala
Dalla pagina Facebook di Beppe Sala, sindaco di Milano

Minacce contro sindaco Sala: il primo cittadino di Milano è stato attaccato su Telegram dopo le dichiarazioni sulla manifestazione no Green Pass. Su alcune chat sono state scritte minacce nei confronti del sindaco Sala. Aperta un’inchiesta dalla Procura di Milano.

Ti consigliamo come approfondimento-Green Pass obbligatorio da oggi, critiche dai social: “Come le leggi razziali”

Minacce contro sindaco Sala sui social

telegram crashIl sindaco di Milano, Beppe Sala, è stato minacciato sui social da alcuni membri di un gruppo NoVax. Il sindaco Sala è stato minacciato di decapitazione dopo aver preso posizione a proposito dei cortei di protesta. Infatti, pubblicamente Sala ha dichiarato che sono necessarie altre misure di sicurezza più dure durante i cortei. La Polizia Postale e la Digos indagano sui messaggi apparsi nel gruppo Telegram “Basta Dittatura! Proteste”. La Procura di Milano ha aperto un’inchiesta in merito e sono sotto la lente d’ingrandimento i post di una quarantina di persone. Tale gruppo era già stato in precedenza eliminato, ma ora pare sia stato ricreato con un nome leggermente diverso. I membri di tale gruppo sono circa 8mila tra No Vax e No Green Pass. Tra le chat compaiono anche attacchi al premier Draghi e al ministro Speranza.

Ti consigliamo come approfondimento-Green Pass falsi venduti su Telegram a 250 euro: due canali oscurati

Minacce contro sindaco Sala: piena solidarietà

Beppe sala sindaco milanoDopo l’attacco sui social sono stati tantissimi i messaggi di solidarietà per il sindaco Sala. Il Pd ha identificato questi messaggi come una degenerazione preoccupante. Il governatore della Lombardia Fontana le ha etichettate come azioni inqualificabili e ha espresso la piena solidarietà. Vi è stato l’intervento anche del presidente della Camera di Commercio di Milano e di Confcommercio Carlo Sangalli. Il quale ha detto: “La carta verde è uno strumento grazie al quale sta ripartendo la vita civile ed economica del nostro Paese e di Milano. Ovviamente è più che legittimo il dissenso che però non può mai tradursi in espressioni ed azioni violente”. Solidarietà anche dall’opposizione come Luca Bernardo, candidato sindaco del centrodestra. Bernardo ha detto: “Una sola parola: vergogna. Chi fa delle minacce o delle intimidazioni il proprio metodo può solo essere condannato in qualsiasi società civile e democratica degna di questi aggettivi. Le istituzioni non si toccano.