Minori social SPID – Il Ministro per l’Innovazione Tecnologica, Paola Pisano, ha presentato una nuova proposta al Garante per la Privacy. Si tratta dell’utilizzo del sistema “SPID” per controllare i minori in rete. “Fornire i minorenni di identità digitale permette di assicurare che il loro accesso ai social avvenga nel modo corretto”, ha affermato la politica. Lo SPID in questione sarà anonimo e il gestore consegnerà ai genitori i caratteri con cui il minore potrà usufruire del servizio.
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“Internet non può essere considerato un non luogo”
Minori social SPID – “Internet non può essere considerato un non luogo”, ha dichiarato il Ministro per l’Innovazione Tecnologica Paola Pisano. La dichiarazione arriva in seguito alle ultime vicende legate alle challenge di TikTok. È così che la politica ha deciso di avanzare una nuova richiesta di prevenzione al Garante. Si tratta dell’utilizzo del sistema SPID anche da parte dei minorenni, almeno per quanto riguarda l’accesso ai social network.
Il web è tutt’altro che virtuale. Nonostante sia un servizio del quale si usufruisce attraverso uno schermo, influisce in modo preponderante sulla vita di ciascuno. I server diventano dei veri e propri luoghi insidiosi nei quali è necessario proteggersi. E questo discorso, più che mai, è valido soprattutto per i bambini e i ragazzi. “Chiaramente è necessaria la collaborazione delle piattaforme social”, ha aggiunto Paola Pisano. I network dovrebbero “adeguare i loro sistemi consentendone l’accesso ai minori solo se forniti di identità digitale dalla quale si possa risalire all’età”.
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Minori social SPID: come funziona l’identità digitale
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Cosa sta accadendo nei social network?
La vicenda di Palermo ha posto sotto i riflettori anche Facebook e Instagram. È risultato che la piccola vittima possedesse diversi account su entrambe le piattaforme. Ecco perché il Garante si è attivato anche per verificare le modalità in cui avviene l’iscrizione a questi due social.