Miracolo San Gennaro – Come ogni anno, il sabato che precede la prima domenica di maggio, San Gennaro fa il “miracolo”. Quest’anno però non succede. Lo scioglimento del sangue, per la seconda volta, non c’è stato. La celebrazione eucaristica è stata ufficializzata per la prima volta dall’arcivescovo don Mimmo Battaglia che dice: “il vero tesoro di San Gennaro sono i napoletani“.
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Miracolo San Gennaro: ancora niente processione


Come ogni anno torna l’evento più atteso dai cattolici partenopei. Lo scioglimento del sangue è visto dalla popolazione napoletana come foriera di buoni auspici. La mancata liquefazione è considerata perciò presagio di eventi drammatici. Quest’anno, come l’anno scorso, per rispettare le norme anti Covid, non c’è stata la processione. Rimandato, si spera, all’anno prossimo il tradizionale corteo con il busto del Santo Patrono, dei compatroni, e con la teca contenente il sangue del santo protettore di Napoli.
Da tradizione, il sabato precedente alla prima domenica di maggio, la teca e il busto del Santo vengono trasferite dal Duomo alla chiesa di Santa Chiara. Nella Chiesa avrebbe dovuto esserci il “miracolo” ovvero la liquefazione del sangue del Santo. Il percorso che, in tempi no Covid, il busto del Santo percorreva era per ricordare la traslazione dei resti del Santo dall’agro Marciano e da Montevergine a Napoli. Come l’anno scorso, tutto si è tenuto al Duomo con la presenza di duecento persone.
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Miracolo San Gennaro: la prima volta per don Mimmo Battaglia


Quest’anno però non è stato il Cardinale Sepe, oramai in pensione, a celebrare l’eucarestia. Per la prima volta la teca è stata data in cura al nuovo arcivescovo di Napoli don Mimmo Battaglia. Egli ha celebrato, in modo impeccabile, la messa assistito dall’abate monsignor Vincenzo De Gregorio, dal sindaco Luigi de Magistris e dal governatore della Regione, Vincenzo De Luca. Una kermesse delle principali figure della Campania.
La teca, come da prassi, è stata portata sull’altare maggiore del Duomo per dare inizio alla Celebrazione Eucaristica. Appena don Mimmo Battaglia ha sventolato lo storico fazzoletto bianco, il miracolo, anche quest’anno, è avvenuto. La teca verrà poi esposta sul sagrato della Cattedrale per mostrarla idealmente alla Città in modo che possa benedire tutti i napoletani e i campani. Per il periodo dal 2 al 9 maggio i fedeli potranno recarsi alla Cattedrale per pregare davanti alla reliquia e magari chiedere un personale miracolo.