LONDRA – David Veale, psichiatra del South London and Maudsley NHS Foundation Trust, chiarisce una volta per tutte le “misure” giuste! Con 17 studi scientifici, condotti su oltre 15.000 uomini da tutto il mondo, risponde alla più comune preoccupazione maschile. Le calibrazioni sono state fatte con standard clinici per evitare le autovalutazioni “generose” dei volontari. I dati rassicureranno gli incerti? (Leggi anche: Blue Java: il frutto del momento è la banana blu che sa di vaniglia)
Le mie “misure” sono normali? Te lo dice Veale
“Am I Normal?” è il titolo dello studio del Dott. Veale e dei suoi colleghi. Lo scopo dell’indagine, puramente scientifico, ha fatto emergere dati interessanti. “La sensazione di dimensioni inadeguate del genitale è per l’uomo una fonte di ansia o sofferenza psicologica” afferma Veale. Dal confronto di 17 diverse ricerche e dei dati raccolti abbiamo finalmente la risposta a una domanda che ha a lungo turbato la comunità scientifica e psicologica. Nei casi più estremi, hanno diagnosticato la “dismorfofobia“, ovvero la paura per una visione distorta del proprio aspetto esteriore. Essere di aiuto psicologico per l’autostima maschile ha incentivato Veale, e la sua equipe, a pubblicare i dati statistici della ricerca. Dal campione le misure medie emerse sono:
- A riposo: 9,16 cm di lunghezza e 9,13 di circonferenza.
- In erezione: 13,12 cm di lunghezza per 11,66 cm di circonferenza
Non mancano le eccezioni, anche se piuttosto rare. Solo il 5% degli uomini superano i 16 cm con un reciproco 5% con misure inferiori ai 10 cm. Se vuoi effettuare un’autovalutazione, devi sapere che la lunghezza considerata va dall’osso pubico alla punta del glande.
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Perché l’80% di voi legge quest’articolo: luoghi comuni
Dallo studio alcuni dei più comuni stereotipi su misure, altezza e provenienza geografica, vengono sfatati. Ad esempio: non sono state trovate correlazioni significative tra virilità ed etnia. Al contempo, sono stati sfatati i legami tra dimensioni dei genitali, altezza e indice di massa corporea.
In conclusione, nessun dato statistico è significativamente rilevante a dedurre le misure basandosi su parti del corpo. Due studi su 17 hanno sottolineato che il rapporto tra “lunghezza” e numero di scarpa sia solo una coincidenza. Quindi vale anche per lobo dell’orecchio, distanza pollice-mignolo ed altri luoghi comuni simili. Tutto frutto di suggestione o coincidenze.
Gli unici fattori a determinare una buona crescita pubica, o malformazione, sono la genetica e lo sviluppo endocrino. In particolare, la quantità di testosterone durante la pubertà.