L’emergenza Coronavirus sembrava ormai spenta nella regione Campania. Il numero di contagiati infatti si era ridotto visibilmente, come anche quello dei decessi. Da qualche giorno però sembra essersi riaccesa la paura a causa di un focolaio di contagi sviluppatosi nell’area dei palazzi ex Cirio a Mondragone, diventata zona rossa da lunedì 22 giugno.
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Mondragone: cosa è successo?
Sono circa 50 i nuovi positivi da Coronavirus conteggiati nei palazzi ex Cirio di Mondragone. I contagi si sono sviluppati soprattutto nella comunità bulgara che risiede proprio presso i palazzi. Situazione che ha incrementato vecchi dissapori tra la comunità bulgara e gli abitanti di Mondragone. I primi scontri hanno avuto inizio ieri 25 giugno, per poi protrarsi fino a questa notte. Ma cosa è successo davvero?
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Ieri mattina le prime manifestazioni contro la zona rossa da parte degli abitanti bulgari dei palazzi ex Cirio, i quali avevano cercato di violare la zona rossa. Gli scontri sono continuati poi nel pomeriggio con vere e proprie aggressioni, con lancio di sedie e oggetti. Le persone che erano in strada hanno risposto all’attacco lanciando pietre verso le finestre. Nello scontro è rimasto ferito un poliziotto che si trovava sul posto per riportare l’ordine tra i manifestanti. Durante questa notte invece i Vigili del Fuoco sono intervenuti per sedare l’incendio di un furgoncino nei pressi di Viale Margherita. Sembra che il mezzo in questione appartenga a un uomo bulgaro e che l’incendio sia doloso.
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Mondragone: i provvedimenti di De Luca
Il presidente De Luca ha dichiarato inoltre che se il numero di positivi dovesse arrivare a 100 tutta la città di Mondragone sarà messa in quarantena.