Morta Shani Louk. Trovato pezzo del cranio. La giovane era diventata il simbolo degli attacchi di Hamas contro Israele lo scorso 7 ottobre. E’ stato possibile identificarla grazie al test del DNA.
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Morta Shani Louk: le dinamiche di un assassinio
Shani Louk è diventata il simbolo del massacro compiuto da hamas al rave party lo scorso 7 ottobre. L’ultima telefonata fatta alla madre in cui disperata le diceva che stava cercando un nascondiglio. In sottofondo le urla disperate dei suoi compagni si mescolavano a quelle degli assalitori palestinesi in una sorta di sinfonia del terrore. Qualche ora dopo spunta un video con il corpo della ragazza che giaceva a pancia in giù priva di sensi a bordo di un pik up guidato dai terroristi di Hamas.
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La speranza prima della sconvolgente notizia
Morta Shani Louk. Fino a poche ore fa si pensava che la ragazza 22enne di origini tedesche fosse stata gravemente ferita ma ancora in vita. A rinforzare la speranza il 10 ottobre le parole di una famiglia palestinese vicina ai parenti della ragazza che dicevano di aver visto Shani in un ospedale a Gaza. La sua presenza in quella zona inoltre parve essere confermata dall’ utilizzo delle sue carte di credito. Da qui una serie lunghissima di appelli per la liberazione da parte della famiglia e delle autorità tedesche fino alla doccia fredda delle scorse ore. Shani Louk era una giovane che amava la vita, appariva sempre sorridente. Di professione la ragazza faceva la tatuatrice ma era anche un’influencer molto seguita su Instagram. Del suo ragazzo rapito nello stesso Rave non si hanno notizie.
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Shani Louk è stata decapitata
Purtroppo il presidente israeliano Herzog nella serata di ieri ha divulgato un informazione terribile sulla 22enne. “È stato trovato il suo cranio, ciò vuol dire che questi animali sadici e barbari le hanno tagliato la testa”. A determinare l’identità del pezzo di cranio della giovane l’esame del DNA. L’annuncio della sua morte è stato dato ai Media dalla madre e sui social dalla sorella di Shani. Secondo Herzog è stato possibile riconoscere solo ora i resti della 22enne perché si trovava insieme ai resti di altre 40 persone non ancora identificate. Il nome di Shani si aggiungeì a una lista di vittime- Questa è l’ennesima ferita sanguinante di questa guerra mediorientale