Le belle giornate del weekend e la ritrovata libertà post quarantena hanno riportato le persone in strada, in spiaggia e nei locali. La movida di questo fine settimana ha fatto però storcere il naso alle istituzioni locali e centrali. Non dobbiamo dimenticare che questa è una fase di convivenza con il virus, che non è stato debellato. Negli ultimi due giorni non sono mancati gli assembramenti, da evitare assolutamente. Anche se i numeri sono positivi e ben lontani dai drammatici dati del lockdown, dobbiamo attenerci alle misure di sicurezza indicate.
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La movida del weekend post quarantena
Da nord a sud, nello scorso weekend sono state tantissime le persone ad affollare locali, spiagge e strade. In troppi non indossavano la mascherina e non rispettavano il distanziamento sociale. La movida del fine settimana – durante la Fase 2 – ha messo in allarme sindaci e governatori.
Non siamo ancora nella condizione di riprendere le nostre vecchie abitudini. L’emergenza non è terminata ed è essenziale che tutti facciano la propria parte. Le forze dell’ordine hanno monitorato la situazione, con controlli e sanzioni. Occorre però la collaborazione di tutti. Solo tramite la sinergia tra istituzioni e cittadini riusciremo a riappropriarci della nostra “normalità”.
Assistenti civici contro la movida incontrollata
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Saranno 60.000 i volontari scelti, che dovranno rispondere a questi requisiti:
- Maggiore età;
- Essere disoccupati;
- Percepire reddito di cittadinanza o ammortizzatori sociali.
Tali figure opereranno fino alla fine dell’emergenza. Il bando sarà disponibile entro la prossima settimana.