Murales Paola Egonu deturpato dopo un solo giorno dalla sua creazione. L’atto di vandalismo è stato denunciato dalla stessa artista Laika e poi rilanciato attraverso i social.
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Murales Paola Egonu: l’opera di Laika
Era stato ribattezzato “Italianità” disegnato a Roma davanti alla sede del Coni per celebrare la vittorie delle azzurre della Pallavolo alle Olimpiadi. Come omaggio per l’intera squadra era stata raffigurata Paola Egonu, già in passato riconosciuta a livello mondiale per le sue qualità sportive, quest’anno è stata eletta miglior opposta dei Giochi Olimpici. Sul pallone che la giocatrice schiaccia si legge “Stop razzismo”. Il murales nasce anche per mettere a tacere le innumerevoli polemiche che ciclicamente si concentrano sulle atlete di colore della nazionale. “Italianità” vuole essere un monito per ricordare che le giocatrici come Paola Egonu non rappresentano un “esempio di integrazione” come alcuni politici hanno sottolineato, bensì rappresentano il Paese. “Questa vittoria è uno schiaffo a tutti i cosiddetti patrioti che non accettano un Italia multietnica”. Così commenta Laika, l’autrice dell’opera.
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Murales Paola Egonu: il vandalismo all’opera
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Murales Paola Egonu: i commenti sul web
Già in passato un’opera di Laika raffigurante Patrick Zaki era stata deturpata sempre per motivi razziali. In seguito all’ennesimo atto di vandalismo la vicinanza anche sui social è stata immediata. A condannare l’evento anche Simone Giannelli, capitano del volley maschile. “Le persone che hanno fatto questo non sono degne di essere chiamate tali”. Vicinanza anche da parte di esponenti politici come Elly Schelin ed il deputato Alessandro Zan.