Napoli arrestato finto poliziotto, fingeva di essere dell’antimafia per estorcere denaro. In due ad operare per la realizzazione della truffa. Un pregiudicato ed un architetto. L’arresto avviene a Giugliano. I due avevano truffato un imprenditore con questo metodo. Si erano inventato di avere un’indagine dell’antimafia nei suoi confronti. E che, con 30.000 euro di tangente, tutto si sarebbe sistemato.
Napoli arrestato finto poliziotto: la truffa dell’antimafia
Due uomini, un pregiudicato ed un architetto, avevano escogitato una truffa fingendosi dell’antimafia. Affermavano di avere delle indagini della DIA sulle vittime e che, con 30.000 euro di tangente, tutto si sarebbe sistemato. Il caso riguarda un imprenditore, vittima di questa truffa, che i due avevano accusato per false fatturazioni. Entrambi gli uomini artefici della truffa, il pregiudicato e l’architetto, sono stati arrestati e accusati di truffa aggravata.
A condurre le indagini sulla questione è stata la Guardia di Finanza di Napoli coordinata dalla Procura di Napoli Nord. Stando a quanto emerge la vittima sarebbe stata contattata dall’architetto che conosceva per motivi commerciali. Quest’ultimo gli avrebbe riferito dell’indagine nei suoi confronti e di conoscere un metodo per risolvere il tutto. Parlava di un “Comandante della Dia” che altro non era se non il pregiudicato. Quest’ultimo infatti, in seguito, si è presentato all’imprenditore come un funzionario dell’antimafia proponendogli una tangente.
I tre dunque si sarebbero dovuti incontrare nel parco commerciale “Grande Sud” di Giugliano. Qui però, a poca distanza da loro, si trovava la Guardia di Finanza. Così, non appena i due hanno preso il denaro è partito il blitz. I finanzieri hanno recuperato i soldi della tangente e arrestato i due in flagranza di reato. Inoltre sono attualmente in corso indagini per individuare possibili altre persone coinvolte nella truffa. Da quanto emerge il finto comandante non aveva rapporti ne con l’antimafia ne con la Polizia di Stato.