Napoli bambina maltrattata, genitori le spezzano braccia e gambe. Ha anche la colonna vertebrale distorta. Veniva maltrattata sin dalla sua nascita, ora, all’età di 9 anni, è stata affidata agli operatori della comunità La Casa di Matteo a Napoli. Una vicenda orribile, indicibile, incommentabile. A renderla nota è stato l’assessore alle politiche sociali di Napoli, Luca Trapanese. L’intervento è avvenuto solo qualche giorno fa in seguito ad una segnalazione. Stando a ciò che è emerso il maltrattamento nei confronti della bimba c’è stato sin dalla sua nascita. La piccola non veniva nemmeno nutrita.
Napoli bambina maltrattata: lo stato della bambina
Sono parole queste, da scrivere, che mettono i brividi, perché incommentabili. Così come sono difficili da leggere. Come si può arrivare a tanto? Come ci si può poi definire genitori? La vicenda di Napoli e lo stato di quella bambina di 9 anni non hanno scuse. Braccia e gambe spezzate, la colonna vertebrale deformata, malnutrita… una vita dell’orrore in pratica. Il tutto causato da quelli che si definiscono i suoi genitori. Da quando è nata è stata vittima di queste violenze. I suoi genitori non la nutrivano nemmeno. Soltanto i fratelli più piccoli lo facevano dandole un po’ di latte e qualche biscotto.
Napoli bambina maltrattata: il commento di Luca Trapanese
L’assessore alle politiche sociali di Napoli fa emergere la vicenda. È Luca Trapanese infatti a commentarla in prima persona e a rendere noti i fatti. “Da quando è nata ha subito violenze indescrivibili. I suoi genitori non si preoccupavano nemmeno di darle da mangiare” racconta. “Erano i fratelli più piccoli che ogni tanto le davano qualche biscotto e del latte” afferma. “Non ha mai dormito in un letto e questo le ha causato la malformazione della colonna vertebrale”. In virtù di ciò: “Ora non riesce nemmeno a stendersi”. Inoltre: “Ha varie fratture scomposte alle braccia e alle gambe dovute a numerose percosse mai curate”.
Napoli bambina maltrattata: la presenza e la solidarietà dell’assessore
“Ho voluto essere presente per far sentire la vicinanza delle istituzioni in questa accoglienza complessa e delicata”. Afferma l’assessore alle politiche sociali di Napoli, Luca Trapanese. “Per esprimere il profondo ringraziamento non solo mio ma della collettività per tutti il lavoro di questa comunità”. Afferma rivolgendosi a La Casa di Matteo di Napoli. “Così come ringrazio tutte le comunità di accoglienza che collaborano con noi”. Di fatto l’assessore definisce gli assistenti sociali come: “Risorse insostituibili”. Per quanto riguarda i genitori ora bisognerà attendere il processo. Per la bambina invece si è subito optati per un ricovero in ospedale. Le condizioni, come già detto, non sono per niente ottimali.