Napoli banconote false dark web, vendute in cambio di criptovalute. Scovata una maxi truffa che si realizzava in provincia di Napoli e si diffondeva in tutto il mondo. L’operazione è stata condotta dai carabinieri che hanno arrestato 8 responsabili. L’arresto ha riguardato anche 31 clienti, colti in flagranza di reato. L’accusa è quella di organizzazione dedita alla stampa e al commercio di banconote false in tutto il mondo.
Napoli banconote false dark web: dal dark web alle criptovalute
Perché rischiare di pagare con banconote false al bar e magari farsi beccare? Più semplice metterle in vendita sul Dark Web in cambio di criptovalute. Così sei irrintracciabile tu e i tuoi soldi falsi. Almeno così pensavano. Sta di fatto che il sistema messo in piedi in provincia di Napoli si è esteso a macchia d’olio in giro per il mondo. Le banconote vendute sul dark web e acquistate in criptovalute infatti avevano al sede centrale a Napoli ma terminali in tutto il mondo. Da Firenze a Catania, passando per Austria, Belgio, Cipro, Francia, Estonia, Grecia Germania. E ancora Gran Bretagna, Indonesia, Irlanda e la fila potrebbe continuare.
Napoli banconote false dark web: la stampa fatta ad Arzano
Per quanto riguarda la sede centrale quest’ultima era situata ad Arzano. Era lì infatti che le banconote venivano stampate. I carabinieri con la collaborazione dei Paesi interessati e dell’Europol hanno però messo fine a tutto questo. In totale sono 41 i plichi contenenti banconote false sequestrate. I tagli erano di 20, 50 e 100 euro. Per un totale di 120 mila euro. La stamperia era dotata di strumenti altamente sofisticati. Tuttavia, le autorità sono comunque riuscite a risalire a loro e ad arrestare responsabili e parte dei clienti.
Napoli banconote false dark web: l’operazione antifalsificazione
L’operazione è stata condotta dal comando dei carabinieri Antifalsificazione Monetaria su disposizione della Procura di Napoli. All’indagine hanno collaborato anche i Paesi interessati e l’Europol. In totale sono 8 i soggetti ritenuti responsabili e per i quali sono scattate le misure cautelari. Cinque agli arresti domiciliari, uno in carcere e per altri due invece il divieto di dimora nella provincia di Napoli. Per loro l’accusa è di organizzazione dedita alla stampa e al commercio di banconote false nel mondo. Oltre ai responsabili al momento sono stati arrestati, perché colti in flagranza di reato, anche 31 dei loro clienti.