Napoli casa riposo, orrore ripreso dalle telecamere di sicurezza in una clinica privata per gli anziani. Inchiesta aperta dalle Forze dell’Ordine per maltrattamenti e vessazioni sugli ospiti della struttura.
Napoli casa riposo: i maltrattamenti sugli anziani
Diverse sono le prove in possesso degli agenti che hanno aperto le indagini sulla casa di riposo “Nonna Rosa”. Si tratta di una struttura privata situata in corso Vittorio Emanuele. Dai video delle telecamere di sicurezza messe in incognito dagli agenti per collezionare le prove dei maltrattamenti. Innumerevoli gli insulti che sono stati registrati, urlati dagli oss della struttura contro gli anziani sui letti della struttura. “Napoli, orrore nella casa di riposo. L’urlo dell’anziana: “Mamma aiutami”. Nei video si ascoltano le urla degli anziani quando inermi sui letti venivano maltrattati oltre che verbalmente anche fisicamente.
Le indagini si sono aperte dopo il decesso di due pazienti, Giuseppe Mattiucci e Renato Fidanzini, indicati come le principali vittime dei maltrattamenti. Nel fascicolo gli inquirenti descrivono le conversazioni tra gli oss e i maltrattamenti compiuti dai dipendenti durante il loro turno. “Postiglione afferma di doverlo per forza legare, perché appena si distrae l’anziano si alza dal suo posto”. L’oss si rivolge al paziente Renato che sarebbe deceduto mentre le indagini erano ancora in corso. “Renato devi stare fermo così, hai capito? Non ti permettere di mettermi le mani addosso, altrimenti ti schiatto”.
Napoli casa riposo: i maltrattamenti alla donna di 100 anni
Oltre ai due anziani deceduti innumerevoli sono anche le prove che documentano i maltrattamenti contro altri anziani della struttura. In particolare le ultime vittime sembrerebbero essere state due pazienti di 84 e 100 anni. “L’età avanzata dalle due donne e la loro fragilità danno conto della estrema crudeltà e violenza, fisica e psicologica, sistematicamente esercitata nei confronti delle anziane. Emerge anche in modo nitido la mancanza di qualsiasi umanità da parte degli operatori ripresi, che si accaniscono contro le anziane, restando insensibili di fronte alle richieste di aiuto, alle urla, al dolore e al pianto”.