Napoli negozi Pos: il pagamento tramite Pos è utilizzato già da tempo nella città partenopea. Alcuni commercianti napoletani raccontano che già da tempo sono muniti dei Pos. Infatti, sia i molteplici turisti che i molteplici fruitori del Reddito di Cittadinanza utilizzano il pagamento con carta. Non tutti i commercianti riescono a sostenere delle spese collegate.
Dalla Pagina Facebook ufficiale dell’Assessorato alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli
Da qualche giorno è obbligatorio per i negozi essere muniti di lettori di carte di credito e bancomat, il già noto Pos. A Napoli, però, moltissimi commercianti raccontano che già da tempo ne sono muniti. Infatti, i proprietari di un negozio di souvenir del centro storico di Napoli raccontano di esserne muniti da anni. I due raccontano che la maggior parte dei turisti utilizza carte di credito e bancomat, anche per oggetti di pochi euro. Infatti, hanno detto: “Il Pos è sempre pronto, anche quando comprano oggetti da due euro. Per noi è un’abitudine ormai consolidata. Nei Paesi dai quali provengono i visitatori, è normale pagare solo con le carte di credito, per noi è stato naturale adeguarci.” Dalle loro parole si evince quindi che l’utilizzo del pagamento tramite carta è un’abitudine solo a noi italiani poco nota.
Inoltre, altri commercianti raccontano che l’essere muniti di Pos non è solo legato ai turisti. Infatti, in negozi di prossimità dove si comprano detersivi e scope, ci si imbatte facilmente da tempo nel lettore. Il motivo è stato spiegato dalla titolare di un negozio per bambini. La signora ha detto: “Il reddito di cittadinanza viene versato su carta. Per consentire ai clienti di utilizzarlo è fondamentale avere un Pos. Ovviamente lo usiamo anche per le altre carte di credito, ma di rado.” Anche a San Gregorio Armeno, la nota via dei pastori, ci sono molti commercianti muniti di Pos. Per esempio, Michele Buonincontro spiega che senza il Pos non riuscirebbe a vendere nemmeno un pastore. Il commerciante racconta: “Il novanta per cento delle persone che passano di qui non ha contanti in tasca. Sarebbe folle pensare di non accettare le carte di credito.”
Non tutti i negozi, però, da prima del 30 giugno ne erano muniti per diversi motivi. Tra le motivazioni principali vi è la questione economica legata alle tasse da pagare allo Stato e alle compagnie che gestiscono il servizio. Per esempio, la titolare di un negozio ha raccontato: “Qualche tempo fa ho cambiato fornitore di servizi. Ci sono alcune compagnie che pretendono percentuali troppo elevate. Se io vendo una bustina di tè a 3 euro, non posso permettermi di perdere nemmeno un briciolo di guadagno in favore di chi mi fornisce il Pos e i servizi allegati.” Il gestore di un negozio di frutta e verdura racconta: “Qui passano tanti stranieri, attratti dalla frutta si avvicinano. A volte vogliono comprare una sola percoca e mi mostrano la carta di credito. Se accettassi il pagamento elettronico non avrei nessun guadagno, così preferisco regalare il frutto.”