Napoli neonato ustionato, 118: “Il padre si era spacciato per medico”

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Napoli neonato ustionato

Napoli neonato ustionato: stando alle prime ricostruzioni dei carabinieri, il padre del neonato ustionato si sarebbe spacciato per medico. La prima ambulanza è arrivata il giorno del parto, quando i genitori hanno rifiutato il ricovero. Il 16 marzo, giorno dell’arrivo della seconda ambulanza, il bimbo aveva ustioni su tutto il corpo.

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Napoli neonato ustionato: l’accaduto

Napoli neonato ustionatoNapoli neonato ustionato: il piccolo Vincenzo è ricoverato in prognosi riservata e con la diagnosi di ustioni chimiche, riscontrate a soli 4 giorni di vita. È nato in casa, senza alcun tipo di assistenza medica. Il 16 marzo, alle due di notte, un’ambulanza lo ha portato presso l’ospedale Santobono. È stato ritrovato con lesioni interne da parto e con ustioni gravi nella parte esterna del corpo. I genitori, Concetto Bocchetti e Alessandra Terracciano, sono stati subito fermati. Il padre è stato condotto presso la struttura penitenziaria di Poggioreale. La madre, invece, è nel reparto di Psichiatria dell’ospedale del Mare. Entrambi, erano già schedati presso le forze dell’ordine per alcuni reati pregressi.

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Napoli neonato ustionato: gli ultimi aggiornamenti sulla vicenda

Napoli neonato ustionatoNapoli neonato ustionato – I Carabinieri sono riusciti a reperire lo schedario dei contatti del 118. “Il 12 marzo ci ha chiamato un uomo da un cellulare, dicendo che la moglie aveva partorito in casa. Abbiamo inviato un’ambulanza medicalizzata. Il parto era già avvenuto, il bambino non presentava lesioni e la madre stava bene. Avevamo proposto il ricovero, avevamo anche trovato un posto in Terapia Intensiva Neonatale. Ma i genitori hanno rifiutato. Sulla scheda hanno fatto scrivere che non volevano per motivi religiosi. Sembra poi che il marito si sia spacciato per medico del Policlinico e abbia detto che avrebbe pensato lui al controllo“. Così ha raccontato a Fanpage.it Salvatore Criscuolo, responsabile della centrale operativa 118 dell’Asl Napoli 3.

Per questo motivo, quando l’ambulanza si è presentata per la prima volta in Via Diaz, il 12 marzo, non ha prelevato il neonato. “Il 16 marzo hanno richiamato il 118. C’erano anche i carabinieri sul posto quando l’ambulanza è arrivata. Il secondo medico ha trovato la mamma in agitazione ed è stata portata all’Ospedale del Mare. Il bambino era freddo, cianotico. Presentava delle lesioni sanguinanti alla cute su tutto il corpo ed è stato subito portato al Santobono”, ha affermato Criscuolo.

Il piccolo Vincenzo, attualmente, è ancora in Terapia Intensiva. Nella giornata di ieri è stato sottoposto ad una seconda operazione chirurgica. Per la giornata di oggi, è attesa una decisione sul fermo dei genitori.

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