Napoli protesta ristoratori, un’interminabile lotta che coinvolge il settore più penalizzato da inizio pandemia. I lavoratori del settore di ristorazione questa mattina si sono radunati sotto la sede della Regione, per poi spostarsi, bloccando il traffico di via Nazario Sauro.
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Napoli protesta ristoratori: lungomare bloccato dalla folla

È iniziato tutto stamattina intorno alle nove. Circa un centinaio di persone si sono radunate sotto la sede della Regione Campania, in via Santa Lucia. La rabbia comune è dovuta alle continue e insistenti restrizioni messe in atto dai DPCM. È da un anno che le misure di contenimento del Covid-19 stanno penalizzando il settore della ristorazione. Coprifuoco, asporti, consegne, chiusure – c’è chi non riesce a sopravvivere a questo disastro economico. Con il ritorno della zona arancione in Campania, quel flebile respiro di sollievo che molti ristoratori avevano tirato, torna a essere soffocato. Proprietari di ristoranti e pizzerie, camerieri e tutti i lavoratori del settore guardano già al futuro. L’unica cosa che riescono a scorgere sono le serrande abbassate per i prossimi mesi, nel periodo pasquale. Ciò che viene chiesto è un aiuto, una riapertura, naturalmente rispettando tutte le norme di sicurezza. Nonostante fossero armati di slogan e tanta disperazione, dopo due ore di attesa non sono arrivate risposte. Quindi si sono spostati sul lungomare, bloccando il traffico di via Nazario Sauro.
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Napoli protesta ristoratori sul lungomare: cosa accadrà?

La zona arancione istituita per la Regione Campania ha una durata di quindici giorni, dal 21 febbraio al 6 marzo. Dopo cosa accadrà? Alle ore 14:45 di oggi il Presidente della Regione, Vincenzo De Luca, terrà la consueta diretta del venerdì, che è possibile seguire connettendosi sul suo profilo Facebook. Annuncerà i dati epidemiologici della settimana e le doverose conseguenze, che non sembrano essere buone. Si parla, infatti, di una possibile zona rossa mirante a placare i contagi, nuovamente troppo alti.