Napoli non smette mai di stupirci. Gli ultimi scavi a Pompei hanno infatti, portato alla luce nuove reliquie dal valore storico inestimabile. In particolare, un’antefissa della dea Athena, in cui è raffigurata mentre decora il tempio dorico. La datazione risale presumibilmente al IV secolo avanti Cristo. In collaborazione con l’Università Federico II, dagli scavi in corso nel santuario di Atena, emergono altri reperti antichi. Tra cui, terrecotte figurate offerte come ex-voto nello spazio sacro, datate intorno al III secolo avanti Cristo.
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Napoli: il volto di Athena risale a prima del dominio di Roma
La scoperta è stata resa pubblica attraverso i social da Massimo Osanna, il direttore generale del Parco Archeologico di Pompei. L’antefissa con il volto della dea Atena è quella più importante, che risale, addirittura, a un’epoca in cui a Pompei non si parlava nemmeno latino. Ancor prima della famosa eruzione del 79 d.C, quando la città era all’apice della sua bellezza. Probabilmente, si colloca nel IV secolo avanti Cristo. La straordinarità di queste scoperte, oltre ai reperti, è che ci offrono nuovi scorci che delineano il contesto storico-sociale pompeiano. Ad ogni modo, gli studiosi ritengono che l’antefissa, essendo una lastra che chiude le tegole di copertura di un tempio, sia stata deposta lì in modo volontario.
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Probabili teorie sull’antefissa di Athena
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Noi di informa Press ci auguriamo riescono presto a reperire i fondi per poter continuare gli studi!