Napoli, vietato morire nei giorni feriali e festivi! Vietato anche nascere

Chiusura degli uffici dell'anagrafe per mancanza di personale

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napoli vietato morire

Napoli vietato morire! È la naturale conseguenza a una profonda situazione di disagio nell’ambito della municipalità. Anche nascere sembra sia diventato un problema. Il perché di tutta questa situazione? La risposta a questa domanda è: mancanza di personale all’anagrafe.

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Napoli vietato morire e nascere nei giorni festivi!

comune napoli molo borbonico crollato
Dalla pagina Facebook ufficiale del Comune Napoli

A dirla così, questa affermazione sembrerebbe parte di una storiella destinata a far ridere. Una di quelle barzellette che si raccontano al bar, davanti agli amici e qualche boccale di birra. Magari chi ascolta si farebbe anche una risata di spirito, immaginando chissà quale finale. E invece tutto questo accade per davvero. Succede nel capoluogo della Campania, la bella Napoli. Entro le sue mura c’è il divieto di morire nei giorni festivi e durante i feriali – anche se non c’è nessun cartello ad avvisare la gente. Come se questi spiacevoli eventi si potessero controllare! Il divieto abbraccerebbe anche le nascite. In realtà, qui non si tratta di alcun regime proibizionistico, bensì di un problema all’interno degli uffici dell’anagrafe. Ecco il dramma: le scrivanie sono vuote, manca il personale.

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Napoli vietato morire: la proposta municipale

Da questa realtà nasce la corrispondenza tra il Direttore della Municipalità, il Direttore Generale e il segretario generale del Comune di Napoli. È una richiesta, quella inviata dal primo agli altri due nella giornata del 5 maggio. Viene esplicitamente richiesto di provvedere alla riorganizzazione dei servizi di Stato civile. Si propone di aprire un unico sportello anagrafe durante i fatali giorni di crisi, forse collocato a piazza Dante. Lì lavorerebbero gli impiegati disponibili, dividendosi in turni, per registrare almeno i decessi entro le 24 ore. Questa positiva prospettiva riuscirà a concretizzarsi? Riuscirà a espandersi, ingigantirsi, assicurando un servizio fisso e ben definito che tutti i cittadini sognano? Lo scopriremo solo vivendo.

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Napoli vietato morire: una situazione senza precedenti!

PolitiDoMa la città partenopea non accusa di problematiche solo nel settore dell’anagrafe. Agostino Anselmi, segretario CISL FP, racconta: “Il Comune di Napoli è in una situazione senza precedenti. C’è assoluta carenza di personale in tutti i settori, anche in quelli delle categorie A e B. Non abbiamo più autisti. Non possiamo più assicurare il servizio della Protezione Civile perché siamo rimasti con cinque tecnici. Non riusciamo più ad assicurare il servizio cimiteri e il servizio verde pubblico per l’assenza di personale di categoria A e B. Non abbiamo più bidelli e personale amministrativo nelle Municipalità. E adesso spunta anche una proposta per non assicurare più i servizi dei nati e morti di domenica proprio perché non c’è personale.

Occorre subito una inversione di rotta con nuove ingressi. Le mille assunzioni annunciate dal Comune in tre anni sono un pannicello caldo considerando che a breve andranno in pensione altri 1200 dipendenti. Bisogna assumere e stabilizzare gli istruttori socio educativi per gli asili nido che sono collocati come idonei in graduatoria da cinque anni e vengono chiamati ogni anno a tempo determinato. Bisogna stabilizzare i quaranta dipendenti del REI che a giugno e a dicembre arrivano a trentasei mesi di lavoro effettivo e che non sono evidenziati nei profili del Concorsone”.