Natale 2022 spesa prezzi, ci avevate già pensato? Nel caso vi aiutiamo noi a fare due conti rapidi. Quella di questo Natale infatti potrebbe essere la spesa più costosa mai fatta. Con la crisi energetica e del carburante ne consegue l’aumento di tutte le materie da essi dipendenti. Tra questi, come chi va a far la spesa avrà già visto, rientrano anche alimenti e bevande. Inoltre Natale arriverà in pieno inverno, con i prezzi che saranno probabilmente al loro apice. Il tutto significherà che la cena di Natale del 2022 sarà forse la più cara di sempre per gran parte degli italiani.
Natale 2022 spesa prezzi: il costo delle materie prime
La crisi energetica e del carburante non riguarda soltanto il costo delle bollette da pagare. Scatena bensì una catena di effetti che portano ad un rialzo generale di più beni, anche quelli di prima necessità. Non vengono così esclusi da questo aumento gli alimenti. A tutto ciò va aggiunto il fatto che Natale, come sempre, si svolge in pieno inverno. Dunque nel periodo dove quei prezzi schizzeranno alle stesse. Già durante questo periodo si è visto un aumento, in alcuni casi, del 40%. Facile e, allo stesso tempo, triste, immaginare quanto la cena natalizia di quest’anno sarà cara per tutti. Confesercenti di fatto, solo per quel periodo, stima un ulteriore aumento dei prezzi che oscilla tra il 25% e il 40%.
Natale 2022 spesa prezzi: dolci, pandori e panettoni
Parliamo del prodotto natalizio per eccellenza: i dolci, i pandori, il panettone. Immaginate quanto questo rincaro sta influenzando le aziende. Ora pensate a quanto i fornai e gli artigiani ne risentiranno. Così come vini e spumanti. Nulla si salverà da questo aumento esorbitante dei prezzi secondo Confesercenti. Rispetto a un anno fa i prezzi aumenteranno di quattro se non cinque volte. Un pandoro senza marchio costerà 4,99 al chilo, mezzo chilo di panettone invece 2,49. E questi sono prezzi fatti ipotizzando già uno sconto al prodotto. Quelli di marca sfioreranno i 20 euro per 750 grammi. Prezzi alla mano che renderanno sicuramente questo Natale, in negativo, indimenticabile.
Riguardo la situazione si esprime anche Cia-Agricoltori italiani. Lo ha fatto il 16 ottobre in occasione della giornata mondiale dedicata all’alimentazione. “Se le bollette e i costi produttivi continueranno a salire, chiuderanno migliaia di aziende agricole”. Ciò comporterà: “Seri problemi di reperibilità di cibo“. Dunque secondo loro: “Servono subito interventi strutturali per invertire la rotta e mettere al riparo un settore primario come questo”. Di fatto il prezzo dei beni alimentari è già aumentato dell’11,5% nei supermercati. Un aumento di costo d’acquisto che però non è stato parallelo con il guadagno degli agricoltori. L’inflazione dunque è tragica. Il potere d’acquisto delle famiglie italiane diminuisce sempre più giorno dopo giorno.