In seguito all’ascolto della diretta streaming Conte del 3 dicembre, il dubbio su come evitare troppi spostamenti durante il Natale è rimasto alto. Su questo punto il premier non ha dato risposte, ma il Viminale è a lavoro per fornire certezze. Si ipotizza l’uso di droni per sorvegliare le città dall’alto.
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Natale, tornano i controlli dell’esercito


“Noi non possiamo entrare nelle case delle persone e imporre limitazioni. È per questo che possiamo limitarci a introdurre una forte raccomandazione, e chiediamo a tutti di rispettarla. Chiediamo fortemente di non ricevere in casa persone non conviventi. È una cautela essenziale, non solo per noi stessi ma anche per i nostri cari.”
Queste sono state le parole del premier Conte, accompagnate dalle regole del nuovo DPCM di dicembre. Saremo quindi tutti insieme per Natale? La risposta arriverebbe dal Viminale, da sempre incaricato di occuparsi dell’ordine e della sicurezza pubblica. Come accaduto per la scorsa Pasqua, i ministri sono all’opera per dare nuovamente il via al progetto Strade Sicure. Verranno introdotti posti di blocco composti da Carabinieri, Polizia, Finanza e anche dall’esercito. I luoghi maggiormente controllati saranno quelli più predisposti a creare traffico e assembramenti:
- autostrade;
- aeroporti;
- ferrovie;
- piazze.
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Natale visto dall’alto: arrivano i droni
Ma non è tutto. Al fine di evitare le feste in casa o assembramenti abusivi, il piano di vigilanza del Viminale comprenderebbe anche l’utilizzo dell’aeromobile a pilotaggio remoto. I droni sembrerebbero essere, infatti, un’arma in più per contrastare un possibile aumento di casi da Covid-19. Nonostante dal precedente DPCM la curva di contagio sia scesa, il Governo teme una terza ondata per gennaio. Il drone sarà quindi un misterioso Babbo Natale anti-Covid?