Navalny morto in prigione. Era l’ultimo leader dell’opposizione russa contro Vladimir Putin. E’ morto a 47 anni a causa di una trombosi o almeno questa sarebbe la causa del decesso diramata dalle fonti russe. Alexeij Navalny era stato rinchiuso in un carcere a 60km dal Circolo Polare Artico. La misteriosa scomparsa dell’ex leader dei dissidenti però potrebbe causare non pochi problemi al presidente russo Vladimir Putin.
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Navalny morto in prigione per una trombosi
Navalny morto in una prigione vicino al Circolo Polare Artico. Secondo fonti russe la causa del decesso sarebbe stata una trombosi riscontrata in seguito ad una “passeggiata” che il leader dei dissidenti avrebbe compiuto il giorno stesso del decesso. Secondo la famiglia di Alexeij Navalny però non si sarebbe trattato di una morte “naturale” ma di un assassinio il cui mandante sarebbe Vladimir Putin. Il presidente russo infatti aveva già provato ad ucciderlo nel 2020 con l’ausilio di un agente nervino. Diversi gli esponenti dei governi occidentali che si accodano all’ipotesi propagata dalla famiglia del dissidente. “Non sono sorpreso e allo stesso tempo sono sconvolto. Quello che è successo è la prova della brutalità di Putin” ha dichiarato il presidente americano Joe Biden durante una conferenza stampa.
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Cordoglio dal mondo per la morte di Alexeij Navalny
Non solo il presidente americano si è espresso sulla triste vicenda di Alexeij Navalny morto in prigione. Pietro Parolin, cardinale Segretario dello Stato Vaticano, ad esempio, ha espresso il suo cordoglio e si è detto convinto che le cose si sarebbero potute sistemare in maniera ben diversa. Antonio Gutierres, segretario generale Onu, invece, si dice scioccato e chiede a gran voce l’inizio di un’inchiesta sulle circostanze della morte dell’oppositore russo. Anche l’Italia si unisce a questa sfilza di messaggi di cordoglio e, in particolar modo, il Presidente della Repubblica Mattarella non manca di sottolineare come la morte di quest’uomo riporti indietro la memoria ai periodi più oscuri del 900.
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Le parole di Mattarella sulla morte di Navalny
Una volta diramata la notizia sconvolgente della morte di Navalny il Presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella, non ha potuto fare a meno di commentare. “La morte di Alexeij Navalny nel carcere russo di Khrap rappresenta la peggiore e più ingiusta conclusione di una vicenda umana e politica che ha scosso le coscienze dell’opinione pubblica mondiale. Per le sue idee e per il suo desiderio di libertà Navalny è stato condannato a una lunga detenzione in condizioni durissime. Un prezzo iniquo e inaccettabile che riporta alla memoria i tempi più bui della storia. Tempi che speravamo di non dover più rivivere. Il suo coraggio resterà di richiamo per tutti. Esprimo alla famiglia il cordoglio e la vicinanza della Repubblica Italiana”. Queste le parole scelte dal Presidente Mattarella per dichiarare il cordoglio e il dispiacere per la triste sorte del dissidente russo.
Il mistero del corpo
Intanto il giallo sulla morte di Navalny diventa sempre più intricato per via di un piccolo mistero inerente al corpo. L’avvocato del dissidente russo, giunto nella città di Salekhard assieme alla madre della vittima avrebbe chiamato l’obitorio dove, secondo le fonti russe, si sarebbe trovato il corpo senza vita di Navanly. L’obitorio tuttavia smentisce le dichiarazioni ufficiali asserendo che il cadavere non fosse in loro possesso. L’avvocato chiede a gran voce che il corpo possa essere restituito il prima possibile alla famiglia.
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La scomparsa di Navalny ha aiutato Putin oppure no?
Al contrario di quanto si possa pensare la morte di Navalny pare non abbia giovato a Vladimir Putin. La scomparsa del dissidente rischia di trasformarsi clamorosamente in un boomerang. Ricordiamo che l’attuale presidente della Federazione Russa è alla ricerca della riconferma alle prossime elezioni di Marzo. Secondo alcune fonti alla notizia della morte di Navalny, oltre 200 persone sono state arrestate per aver manifestato vicinanza per la morte del dissidente. Le alte sfere del governo russo non hanno commentato la morte di Navalny ma non hanno potuto fare a meno di condannare le reazioni dei leader occidentali definendole “inaccettabili”.