No affitto origine africano: affitto di una casa negato a un ragazzo 26enne di origini africane, in Italia da quando aveva 5 anni. Questo episodio non è l’unico subito dal ragazzo e dai suoi familiari in Italia. Si tratta di razzismo?
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No affitto origine africano: il ragazzo è italiano
Episodio razzista nei confronti di un giovane ragazzo di origini africane. Si tratta di Menin Hubert Don ha 26 anni e vive in Italia da quando ne aveva cinque. È originario della Costa d’Avorio, ma la sua infanzia e la sua giovinezza sono trascorse tra Vigevano e Pavia. In quest’ultima città ha iniziato il suo percorso universitario e la carriera da atleta. Una storia, la sua, di integrazione e successo, su cui cala però l’ombra del razzismo. Al giovane ragazzo è stato negato l’affitto di una casa perché di origini africane.
Il giovane a Fanpage racconta: “Nella vita sono un cameriere, studente e anche atleta. Faccio i 400 metri, quindi sono un velocista, e studio bioingegneria all’Università di Pavia. Non potendo contare sull’appoggio economico dei miei genitori, mi sono ritrovato a dover lavorare per pagarmi l’alloggio e gli studi. Purtroppo, tutto ciò non è conciliabile con l’impegno da atleta agonista che sostenevo fino a qualche tempo fa. Presto dovrò lasciare il collegio universitario in cui avevo un posto come studente-atleta. È stata una scelta dolorosa, ma ho preferito mettere davanti lo studio”. Pertanto, il giovane atleta si è messo alla ricerca di una stanza a inizio anno. Menin ispeziona diverse pagine Facebook dove vengono pubblicati annunci di stanze in affitto per studenti.
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No affitto origine africano: la conversazione shock
Il giovane racconta: “Sentendomi ferito gli ho scritto di non scomodarsi a ricontattarmi, perché io non convivo con i razzisti. Mi ha fatto male e mi fa tuttora male. Perché è una cosa che non mi aspettavo. È stato difficile avere la cittadinanza e anche ora che l’ho ottenuta devo lottare con il fatto di non essere accettato come persona solo perché ho la pelle scura?” Fa ancora più male perché l’ho subìto da un mio coetaneo, da una persona che dovrebbe come me lottare contro queste forme di discriminazioni. Ho cercato anche un po’ di mettermi nei suoi panni, però non ci sono riuscito. Non ha scusanti e non ha scuse. Si è soffermato sulla mia foto profilo e sul mio nome, non mi ha chiesto nemmeno chi fossi e se potessi pagare l’affitto”.