No vax overdose vitamina D: un cinquantenne padovano è stato ricoverato in rianimazione per Covid. I medici scoprono dalle analisi un’overdose di vitamina D. L’uomo era convinto di sconfiggere il Covid assumendo circa 200 mila unità al giorno, ossia due flaconi ogni 24 ore.
Un uomo di 50 anni di Padova è stato ricoverato d’urgenza all’ospedale Sant’Antonio per Covid in overdose da vitamina D. L’uomo era convinto di poter prevenire gli effetti del Covid attraverso una cura di vitamina D. Il cinquantenne ha però esagerato con le dosi. Le analisi hanno mostrato la presenza di vitamina D nel sangue mille volte oltre alle dosi consentite. Infatti, ha assunto 200 mila unità al giorno, circa due flaconi ogni 24 ore, per 15 giorni. Una cura base ne prevede circa 100 mila in 14 giorni. L’uomo è stato ricoverato al reparto di Malattie Infettive per un’intossicazione da calcio. All’uomo è stato eseguita una dialisi di 24 ore per ripulire il sangue. Adesso il paziente no Vax è stato dimesso dalla terapia intensiva, ma resta ancora sotto osservazione. Infatti, gli stessi medici non conoscono le conseguenze di tale overdose nell’organismo del cinquantenne.
No vax overdose vitamina D: “Ne ha assunta troppa”
In merito all’episodio è intervenuto il professor Lorenzo Calò, direttore di Nefrologia 2, che ha salvato l’uomo. Il professore ha detto: “Il paziente, forse basandosi su segnalazioni che c’erano in giro su siti o altro, ha assunto troppa vitamina D. Lui è stato ricoverato perché è risultato positivo e aveva una sintomatologia da Covid-19, poi aveva le caratteristiche di urgenza ed eseguendo gli esami di controllo sono emersi i segni dell’intossicazione e l’aumento della calcemia. Adesso bisognerà vedere come procede la degenza. L’unica cosa che ci sentiamo di raccomandare a chiunque, anche ai no vax, è che va consultato sempre il proprio medico di famiglia prima di somministrarsi qualsiasi farmaco, chiedendo spiegazioni piuttosto che agire in maniera autonoma, correndo dei rischi notevoli come è stato in questo caso.”