Nonna Giulia Cecchettin al centro delle polemiche sui social. La signora è apparsa sorridente in pubblico per presentare il suo libro scritto prima della tragica fine di sua nipote. La donna ha rilasciato anche un’intervista durante l’evento.
Ti consigliamo come approfondimento- Omicidio Giulia Cecchettin, l’audio inviato alle amiche: “Vorrei che Filippo sparisse dalla mia vita, ma ho paura che possa farsi del male”
Nonna Giulia Cecchettin al centro delle polemiche per aver presentato il suo libro e rilasciato un’intervista
Nonna Giulia Cecchettin presa di mira dagli sui social network. La signora Carla Gatto è al centro delle polemiche per la presentazione del suo libro. Durante l’evento la donna ha rilasciato un’intervista. Si è sforzata di apparire sorridente dinanzi alle telecamere. In seguito alle immagini il mondo dei social si è spaccato. C’è chi critica questo atteggiamento e chi invece lo difende. Di fatto alla signora Gatto, 75 anni, viene contestato di non aver rispettato il lutto per la nipote. Ricordiamo che i funerali di Giulia si terranno il 5 dicembre a Padova. Molti però si schierano a favore della signora asserendo che ognuno reagisce alla tragedia come meglio crede.
Ti consigliamo come approfondimento- Omicidio Giulia Cecchettin: l’autopsia conferma. Morta alle 23.40 dopo 20 coltellate
Cos’ha raccontato la nonna di Giulia ai giornalisti?
Come spiega la signora Gatto con le sue interviste, la presentazione del libro era già programmata da tempo. La 75enne inoltre è sempre stata un’attivista contro la violenza di genere. Il libro parla proprio di una giovane donna che scappa dalla sua famiglia per riuscire a raggiungere la libertà. Il libro è stato scritto durante la pandemia di Covid-19 come ha spiegato la stessa signora Gatto. Nell’intervista rilasciata a “Rovigo in diretta” la donna si lascia andare anche sulla vicenda della nipote. Racconta del suo amore per il disegno e i fumetti ma anche del fatto che vivevano a gran distanza l’una dall’altra. Poi si sofferma sul fatto che Giulia ora vada considerata come il simbolo della violenza contro le donne sebbene sia difficile accettare quanto successo.